Non è necessario dire tutto quello che si pensa ma è necessario pensare tutto ciò che si dice.
-Prima di rispondere scarichiamo la tensione perché il disagio fisico crea comunicazione inefficace e non credibile.
– per essere davvero il fulcro di una comunicazione che ci faccia stare bene, dobbiamo collocarci nel presente.
– non è indispensabile rispondere subito. Anzi, rallentando il ritmo delle parole e utilizzando le pause troviamo il tempo di ascoltare le parole dell’altro e le nostre. Ed evitiamo di dare risposte sbagliate.
– la comunicazione per essere efficace deve essere essenziale. Togliamo le parole superflue: niente incisi, premesse o conclusioni; evitare domande manipolatorie -è così vero?- niente frasi fatte, sentenze, modi di dire proverbiali e soprattutto niente ripetizioni. In questo modo la nostra comunicazione avrà parole “nuove “.
– ascoltiamo gli altri senza interferire, senza interrompere, questo ci permette di capire a fondo. Nel silenzio il nostro corpo ci trasmette le sensazioni che le parole degli altri ci stanno provocando: fastidio, piacere, rabbia, insicurezza. Nel silenzio possiamo preparare le nostre parole consapevoli, senza inciampare negli sgambetti del l’inconscio.
Maura Luperto