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Nel crowdfunding le donne sono più brave degli uomini

Uno studio condotto su oltre 450mila campagne dimostra che il linguaggio usato dalle donne garantisce finanziamenti maggiori.
Se il crowdfunding è l’ultima frontiera dell’economia, a quanto pare le donne si trovano più a loro agio rispetto agli uomini. Secondo uno studio diffuso da PricewaterhouseCoopers e The Crowdfunding Center, le donne sanno utilizzare meglio rispetto agli uomini il crowdfunding per raccogliere finanziamenti.

Almeno in termini relativi, perché in termini assoluti sono ancora gli uomini a ottenere più fondi, con un gap quantificato in circa 300 milioni di dollari. Ma rispetto ad altri settori dell’economia e della finanza, come il venture capital e le banche, la differenza è meno accentuata.

Come dimostra lo studio, condotto su oltre 450.000 campagne di crowdfunding, la percentuale di successo delle donne nel convincere gli investitori “target” è superiore del 32% rispetto a quella degli uomini. In Asia questa percentuale arriva addirittura al 50%. A fare la differenza, secondo gli analisti, sarebbe il linguaggio più emozionale e inclusivo che le donne sono in grado di utilizzare.

Ciò porta a risultati migliori rispetto al freddo linguaggio del mondo del business che, di solito, caratterizza gli uomini negli affari. Per colmare definitivamente il gap c’è ancora molto da lavorare. Innanzitutto sugli obiettivi che le imprenditrici si pongono, visto che solo l’11% delle campagne che hanno raccolto oltre un milione di dollari (negli ultimi due anni) è stato promosso da donne. Inoltre, gli uomini detengono ancora il primato per l’utilizzo di piattaforme come Kickstarter, Indiegogo, Ulule e (per l’Italia) Eppela.

 

Source: https://it.businessinsider.com

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