PALERMO (ITALPRESS) – “E’ una vergogna l’esperienza di questo cantiere. Abbiamo strappato all’impresa insieme al sindaco Lagalla l’impegno che il primo di settembre possa essere riaperta la strada. Ma questo cantiere rimane purtroppo una delle vergogne di quest’area. I disagi sono sotto gli occhi di tutti, per fortuna ormai siamo alle ultime settimane”. E’ questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine del suo sopralluogo, insieme al sindaco Roberto Lagalla, nell’area del cosiddetto “tappo” di Viale Regione Siciliana a Palermo, dove da oltre venti mesi perdurano i lavori in un cantiere che ha costretto alla chiusura di un tratto dell’arteria principale della città, costringendo gli automobilisti a lunghe code nella corsia parallela sotto il sole. Tutto era cominciato a novembre 2022 con i lavori di consolidamento dell’area interessata dal canale Mortillaro. Rispetto ai due mesi inizialmente previsti, un crollo sotterraneo proprio dove gli operai stavano lavorando hanno portato a un lungo stallo, con la chiusura del primo intervento a dicembre 2021, dopo oltre un anno. A quel punto, è intervenuta la Regione Siciliana con un nuovo bando, aggiudicato dalla ditta Mondello a febbraio 2022.
Quattro mesi previsti per il completamento dei lavori, ma le difficoltà nel reperimento delle materie prime hanno portato a uno slittamento. La nuova data prevista per la riapertura del tratto di Viale Regione all’altezza di via Principe di Paternò è ora fissata per l’inizio di settembre: “Quando c’è rimpallo di responsabilità o non sufficiente consapevolezza del ruolo da svolgere, possono accadere queste cose – ha aggiunto il governatore siciliano – Noi come Regione Siciliana non avevamo ruolo, siamo entrati in azione nel mese di febbraio e il calendario è rispettato, abbiamo assicurato il finanziamento, proceduto all’espletamento della gara d’appalto, consegnato i lavori all’impresa che se li era aggiudicati. Abbiamo fatto solo il nostro dovere – ha concluso Musumeci – non intervenire significava mantenere una situazione di stallo danno per la città e per i cittadini”.
Gli fa eco il nuovo sindaco Roberto Lagalla, che ha avanzato anche l’idea di possibili soluzioni tampone per decongestionare il traffico in attesa del completamento dei lavori: “Questa è una delle realtà con le quali ci siamo dovuti confrontare subito. La sintonia con la Regione e il superamento delle difficoltà che si sono determinate nel tempo hanno consentito oggi di poter fissare tempi certi, vale a dire 45 giorni richiesti dall’impresa per la gittata di cemento e per mettere in sicurezza l’area assolvendo a tutte le prove di carico. Avrei preferito tempistiche più brevi – ha aggiunto il primo cittadino – Ma è ovvio che noi recuperiamo semplicemente quello che si è perso in questi anni. I palermitani sono fortemente disturbati dal ritardo di questo cantiere, è il primo che cerchiamo di rimuovere, vedremo se ci sono anche soluzioni alternative di viabilità per potere decongestionare ulteriormente questa arteria che spazientisce sotto il sole i palermitani”.
– foto: xd7
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