La meringa ordinaria o “francese” è la più comune in Italia, mentre la meringa italiana è tipica della Francia, e qui in Italia è usata molto più raramente. Quest’ultima, che in Veneto prende il nome di spumiglia, viene piuttosto usata come crema per farcire dolci come la zuppa inglese meringata, l’omelette alla norvegese, le île flottante e altri.
Ci sono poi la meringa svizzera, per la quale gli albumi separati dai tuorli si mettono in una casseruola di rame stagnato, detta bastardella, con lo zucchero e poi si sbatte sul fuoco, e la meringa sarda (“Bianchino”), per la quale agli albumi montati a neve si aggiunge un composto di mandorle filettate e zucchero.
Come ricetta originale qui in Italia si segue il procedimento ordinario o “alla francese”. Per preparare la meringa ordinaria si separano gli albumi dai tuorli e poi si aggiunge lo zucchero a velo. In genere gli esperti raccomandano di non usare uova troppo vecchie e di non aggiungere sale.
Sembra un controsenso, eppure esistono le meringhe senza uova e il merito è tutto dell’ “aquafaba”, che non è altro che l’acqua di cottura di legumi, in genere ceci o fagioli, montata a neve. Si tratta di un ottimo ingrediente che è sempre più impiegato al posto delle uova per dolci leggeri e completamente vegani.
Qua e là è possibile trovare qualche ricetta che prevede l’utilizzo di dolcificanti diversi dallo zucchero. Il blog di Dolce senza zucchero propone una preparazione di meringhe a base di cremor tartaro e xilitolo di betulla, che garantisce il sapore dolce e un basso indice glicemico.
Al posto dello zucchero, è possibile anche frullare gli albumi con la stevia, magari quella che abbiamo coltivato sul terrazzo, e l’aroma di vaniglia, poi montarli a neve.
Questa ricetta è indicata soprattutto se avete nel frigo albumi da consumare e non avete particolari smanie da chef. Solo 2 ingredienti e 5 minuti di cottura.
Zucchero di canna integrale biologico unito agli altri classici ingredienti e il procedimento è più o meno quello tradizionale. Nel suo blog, Emanuela serve le sue meringhe allo zucchero di canna integrale con della ricotta mischiata con mezzo cucchiaino di miele e una spolverata di cacao amaro.
Montate l’albume con lo zucchero fino a ottenere una massa ben soffice, poi unite mescolando dal basso verso l’alto lo zucchero rimanente, i semi di vaniglia e le gocce di cioccolato. Modellate con una sac-à-poche o aiutandovi con un e spolverizzate leggermente di cacao. Per una ulteriore variante, potete anche spolverizzare del cocco in scaglie.
La meringa sarda, detta anche bianchino, contiene mandorle e ha un interno morbido. La cottura avviene ad una temperatura piuttosto alta per breve tempo, al contrario delle meringhe normali che vengono fatte seccare a lungo a bassa temperatura.
Nulla di più semplice: seguite il classico procedimento, poi mettete poco colorante alimentare nella sac-à-poche e avrete delle bellissime meringhe sfumate.
Pochi grammi di caffè in polvere per una meringa del tutto originale dal sapore unico. Montate gli albumi, con lo zucchero semolato e il caffè solubile. Poi unite il caffè in polvere e lo zucchero a velo poco alla volta.
Per comporre una meringa potete anche utilizzare il vostro robot da cucina: attenzione solo a non lasciare traccia di tuorlo negli albumi, a usare ciotola e fruste pulite e asciutte.
Source: greenme.it
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