ROMA (ITALPRESS) – “Se i media mainstream, il governo, il Pd ci tengono tanto a raccontare la storia di un Berlusconi vincente e di Salvini e Meloni all’angolo, facciano pure. Peccato che la realtà sia un’altra. Volevano spaccarci, non ci sono riusciti. Questa è la verità”. Lo dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, parlando in un’intervista al “Corriere della Sera” del futuro del centrodestra. “La maggioranza fa ancora ponti d’oro a un pezzo di opposizione, ma i pifferai magici finora hanno fallito. Continuo a credere – afferma Meloni – che se Berlusconi avesse voluto passare a sinistra lo avrebbe già fatto”. Per Matteo Salvini servirebbe una federazione del centrodestra, sull’ipotesi Meloni frena. “Io sono stata la prima a dire che serviva un maggior coordinamento fra noi, lo chiedo da tempo. Ma se si parla di gruppo unico, serve un partito unico. O non ha senso”.
“Mi pare complicato – prosegue – passare dall’ognun per sè a un partito unico in un batter d’occhio. Io sono per una confederazione, che preveda partiti distinti con le loro identità ma un patto di consultazione permanente per coordinare il più possibile le scelte. In questo caso, ci sto. Certo oggi i gruppi parlamentari non rispettano nei numeri i reali pesi dei partiti della coalizione. E in un dibattito su cosa fare anche questo conta”.
Per Meloni, in occasione del voto sullo scostamento di bilancio, la maggioranza ha trattato Berlusconi “diversamente, sperando di accarezzare il suo ego. L’obiettivo è stato sempre e solo dividerci per indebolirci. Dal governo ci hanno provocato fino all’ultimo per far sì che non votassimo e lo facesse solo FI, sperando di poter cambiare lo scenario politico. Ma noi siamo riusciti a tenere FI dalla nostra parte e a essere fermi sulla nostra richiesta: o accolgono le proposte che tutti facciamo e tutti votiamo sì, o non lo fanno e non voteremo. E questo è successo”.
(ITALPRESS).
“Mi pare complicato – prosegue – passare dall’ognun per sè a un partito unico in un batter d’occhio. Io sono per una confederazione, che preveda partiti distinti con le loro identità ma un patto di consultazione permanente per coordinare il più possibile le scelte. In questo caso, ci sto. Certo oggi i gruppi parlamentari non rispettano nei numeri i reali pesi dei partiti della coalizione. E in un dibattito su cosa fare anche questo conta”.
Per Meloni, in occasione del voto sullo scostamento di bilancio, la maggioranza ha trattato Berlusconi “diversamente, sperando di accarezzare il suo ego. L’obiettivo è stato sempre e solo dividerci per indebolirci. Dal governo ci hanno provocato fino all’ultimo per far sì che non votassimo e lo facesse solo FI, sperando di poter cambiare lo scenario politico. Ma noi siamo riusciti a tenere FI dalla nostra parte e a essere fermi sulla nostra richiesta: o accolgono le proposte che tutti facciamo e tutti votiamo sì, o non lo fanno e non voteremo. E questo è successo”.
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