Affetti, emozioni, sentimenti interagiscono col sistema immunitario. L’ipotalamo (cervello antico), influenza costantemente il mondo degli ormoni da cui le continue ripercussioni sulla capacità del nostro organismo di difendersi dagli assalti del mondo esterno. Forse il nemico è proprio il nostro sistema immunitario indebolito dallo stress, reso meno efficace dalle ansie quotidiane, dalla depressione, dalla tristezza sempre in agguato, dall’identificazione dei valori più fittizi, più vuoti dell’esistenza. Una costante corsa verso cosa? I virus come ad esempio quello dell’AIDS, hanno convissuto con noi milioni di anni e sono diventati aggressivi quando il terreno si è indebolito. Le persone depresse, chi vive un lutto, un abbandono….. chi soffre, si ammala di più. Questo è un dato di fatto. Allora l’aiuto arriva dalla nostra energia vitale che va riattivata e potenziata attraverso il rilassamento, la gioia, il sorriso.
Viviamo una vita lontana dai ritmi che l’Universo scandisce e questo ci rende deboli. Ricorriamo ai farmaci anche quando non è necessario.
Ai primi sintomi bisogna fermarsi, ascoltate il corpo che ci parla, abbandonarsi ai suoi bisogni.
La febbre non va spenta subito, è un fuoco riparatore, rigenera. È il segno che l’organismo sta combattendo, sta reagendo….bloccarla subito indebolisce il sistema immunitario.
La salute è un bene prezioso che non dipende dalla scienza, ma soprattutto da noi stessi. Il nostro cervello è perfettamente in grado di produrre gli anticorpi, le sostanze che ci possono difendere da ogni malanno. Sta a noi aiutarlo.
Maura Luperto
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