Marevivo “Energie rinnovabili unica via per la transizione ecologica”

ROMA (ITALPRESS) – Mai come in questi ultimi mesi si è parlato della necessità di una “transizione ecologica” che per essere vera non può prescindere dall’abbandono dei combustibili fossili a favore delle numerose alternative sostenibili e rinnovabili che il Pianeta ci mette a disposizione, come il vento, il sole e il mare. Questo il fil rouge della tre giorni di webinar organizzata da Marevivo per discutere degli aspetti relativi al ruolo delle energie rinnovabili nel percorso della transizione energetica che il nostro Paese si deve impegnare ad affrontare, per scongiurare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, come da accordo con l’UE.
Coinvolti nell’iniziativa, rappresentanti di istituzioni, imprese, ricerca, finanza e società civile: quella ambientale infatti non è una sfida che si può vincere da soli, e il passaggio ad un’energia 100% rinnovabile non deve essere una scelta auspicabile, ma l’unica possibile.
“Parlare di transizione ecologica e continuare a trivellare il mare è inaccettabile – ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente e fondatrice di Marevivo – anzichè continuare a investire sui fossili pensiamo a una seria programmazione di abbandono delle trivellazioni. Sul nostro Pianeta, attraverso il sole, il vento e il mare, abbiamo già a disposizione tutto quello che ci serve per far coesistere progresso economico e sostenibilità”.
“Siamo in piena transizione energetica e occorre evidenziare in ogni occasione i caratteri di procedure coerenti e trasparenti per la decarbonizzazione” ha dichiarato Livio De Santoli, professore ordinario all’Università La Sapienza di Roma, Presidente Coordinamento FREE. “I webinar di Marevivo affrontano un tema non negoziabile: la necessità che il futuro dell’energia abbia come riferimento le fonti rinnovabili e le comunità dell’energia in una direzione di sostenibilità, mettendo a confronto i soggetti interessati dal cambiamento”.
“Bisogna affrontare quanto prima il tema delle semplificazioni, il processo di autorizzazioni nel nostro Paese è ancora fortemente caratterizzato da cavilli burocratici e lungaggini, che penalizzano pesantemente il settore delle energie rinnovabili” ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde. “A questo proposito una soluzione potrebbe essere prevedere un incentivo normativo per le imprese che agevoli gli investimenti”.
Nel primo incontro “Il vento nel Futuro” che aveva come focus l’energia eolica è emersa una importante posizione da parte del mondo dell’industria, che ha chiarito il proprio impegno a non anteporre interessi di tipo imprenditoriale alla tutela degli ecosistemi: ne è un esempio la dichiarazione di Riccardo Toto, Direttore Generale Renexia SpA, che, riferendosi al nuovo progetto dell’azienda per la realizzazione di un Parco Eolico Offshore nel Canale di Sicilia, ha chiarito che in nessun caso lo sfruttamento della risorsa vento dovrà ledere la risorsa mare e i suoi abitanti.
Per Simone Togni, Presidente ANEV, occorre una governance per superare tutti gli ostacoli e le lungaggini burocratiche. Attualmente gli iter autorizzativi possono durare più di cinque anni, sia per realizzare un nuovo impianto eolico che per rifarne uno vecchio. Secondo Silvio Greco, Dirigente di Ricerca Stazione Zoologica Anton Dohrn, questo progetto rappresenta anche un’opportunità per svolgere attività di ricerca su ecosistemi marini ancora sconosciuti e di acquisire una nuova conoscenza di quel tratto di mare. Eugenio Tranchino dello Studio Watson Farley & Williams ha invece illustrato il rischio di possibili sovrapposizioni fra l’istituzione di una Commissione Tecnica PNIEC – PNRR (prevista dal Decreto Semplificazioni) e l’attuale Commissione VIA.
In occasione del secondo incontro dal titolo “Il Sole e il Futuro” dedicato all’energia solare Eleonora Petrarca, Responsabile Business Development Enel Green Power Italia, ci ricorda che il Sistema Paese da qui al 2030 dovrà installare ulteriori 40 GW di impianti di produzione di energia elettrica provenienti da fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolica e che le imprese sono pronte. Eugenio de Blasio, Fondatore e CEO di Green Arrow Capital, ha evidenziato l’importanza di una semplificazione a livello amministrativo. Sul come intendere la tutela del paesaggio e sulla necessità di linee guida si è espresso Francesco Prosperetti, già Direttore Generale del paesaggio (PARC). Anche Alessandra Todde, Viceministra dello sviluppo economico, ha sottolineato che gli investimenti in infrastrutture e la semplificazione burocratica devono andare di pari passo con l’attività di produzione.
Il terzo incontro dal titolo “L’Onda del Futuro” ha preso in esame le prospettive e le problematiche relative alla produzione di energia dal mare. Questo è un settore in grande fermento, ma in Italia non è ancora decollato a causa dei costi elevati di produzione che, come ricorda Fabio Di Felice del CNR-INM, si aggirano in media sui 90 centesimi per kWh. Per Franco Rispoli, Presidente Owemes, sarebbe interessante pensare a degli arcipelaghi di energia in un mixing di fonti rinnovabili dall’eolico al fotovoltaico al moto ondoso e alle correnti. E’ quindi indispensabile procedere ad una seria pianificazione degli spazi marittimi. Lorenzo Matacena, Presidente Caronte&Tourist, ha ripercorso la storia del primo impianto concretamente realizzato nel Canale di Messina, un brevetto italiano oggetto di disseminazione nel mondo. Il panorama europeo è stato illustrato da Gianmaria Sannino, dell’ENEA. Nell’ottica di uno sviluppo del mercato, tra gli obiettivi a breve e medio termine, l’Unione europea ha posto la riduzione del costo del kWh dell’energia dalle maree e il finanziamento di progetti di ricerca. La disponibilità di risorse energetiche marine è maggiore lungo la costa atlantica (in particolare in Irlanda e Scozia), ma il mar Mediterraneo non è da meno, anzi offre opportunità interessanti sia per produzione energetica che per sviluppo di tecnologie.
L’organizzazione dei webinar si inserisce nel percorso del progetto “Sole, Vento e Mare per le Isole Minori Italiane: energie rinnovabili e paesaggio” che Marevivo porta avanti dal 2008 con la realizzazione di bandi internazionali che hanno stimolato idee progettuali innovative di produzione energetica da fonti rinnovabili compatibili con il nostro paesaggio.
Per l’edizione 2021 è stato istituito il “Premio Sole, Vento e Mare” per individuare, selezionare e premiare progetti internazionali già sperimentati e replicabili che abbiano le giuste caratteristiche tecnologiche, ambientali e di compatibilità con il paesaggio nella transizione ecologica.
Il Premio verrà presentato a Salina in occasione della manifestazione Green Salina Energy Days (9-10 settembre 2021) e si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Salina Isola Pilota dell’Unione Europea, per la transizione verso l’energia pulita e la sostenibilità al 2030 di cui Marevivo è Partner.
Supportano il progetto Enel, Green Arrow Capital, Renexia e Studio Watson Farley & Williams. Il progetto ha il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.
(ITALPRESS).
Redazione

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