LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Se ero più agitato all’esordio con la Turchia? Quella era la prima ed è sempre una gara difficile. Questa è una finale, non sono agitato, magari domani lo sarà di più, ma credo che la vigilia sarà diversa”. Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, alla vigilia della finale di Euro2020 a Wembley contro l’Inghilterra. “Dobbiamo solo giocare la nostra partita, sapendo che possiamo giocare bene e fare una grande gara. Dovrà essere solo questo il nostro pensiero”, ha aggiunto il coach azzurro in conferenza stampa. “L’Inghilterra è forte ma anche noi lo siamo, essendo arrivati sin qui. In attacco loro sono tutti bravi, veloci e tecnici, dovremo essere bravi in fase difensiva ed essere tranquilli, sapendo che sarà una partita difficile per molti motivi. Dovremo restare concentrati sul nostro gioco, sapendo che sarà l’ultima partita e ci restano solo novanta minuti per divertirci ancora”. “In Inghilterra c’è una grande passione per il calcio, come in Italia – ha spiegato ancora il ‘Manciò – Ha sempre avuto grandi squadre, come adesso, ed in passato è stata sfortunata in Mondiali ed Europei. Ci sarà uno stadio pieno e sarà un giorno bellissimo per giocare la finale, se è arrivata sin qui significa che è una grande squadra”. “Immobile? Tutti hanno bisogno di coccole, soprattutto dopo 50 giorni passati insieme, sempre belli e positivi – ha ammesso l’ex tecnico di Lazio, Fiorentina e Inter – Io sono felice di tutto il lavoro fatto da Ciro, Gallo, Raspadori e tutti i giocatori, che hanno dato oltre il 100 per cento, altrimenti non saremmo arrivati in finale. Oltre a essere divertente, questa è una Nazionale sostanziosa, per tutto quanto fatto, in partite difficili. E’ stato un tragitto faticoso e pieno di difficoltà, spero ora ci sia un ultimo sforzo prima di andare in vacanza”. “L’Inghilterra fisicamente è più forte di noi, ma il calcio si gioca palla a terra… A volte vince il più piccolo, speriamo di essere noi ma dovremo mettercela tutta – ha concluso Mancini – Questa finale rappresenta uno dei momenti più importanti della mia carriera. Ho avuto la fortuna di giocare in azzurro con l’under 21 e la Nazionale, senza però vincere l’Europeo di categoria e il Mondiale in Italia: spero di togliermi da ct quelle soddisfazioni che non ho avuto da calciatore”.
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