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Mamma Mia! La Forza Dell’Amicizia Tra Donne

Negli anni ’70, gli ABBA – acronimo dei quattro nomi dei componenti Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid – sono all’apice del successo e in breve tempo sono diventati uno dei gruppi pop più famosi di sempre. Dancing Queen, SOS, Waterloo, Mamma Mia e Super Trouper sono solo alcune delle hit che trasformano il quartetto svedese in una band da 300 milioni di copie.

Björn Ulvaeus, chitarrista e compositore del gruppo (assieme a Göran Bror “Benny” Andersson), ha detto che spesso le persone dimenticano che le parole di alcuni testi sono tristi, perché la loro musica fa emergere, anche in quella tristezza, una forza positiva, che colpisce tutti: nessuno sembra essere immune al ritmo contagioso e alla gioia delle loro melodie, né si può fare a meno di ballarle. Forse è questo il segreto di un gruppo che è diventato un vero e proprio fenomeno di costume tra gli anni ’70 e ’80 e la cui musica ha ispirato prima un musical e poi un film. Dopo il successo raccolto nel West End di Londra da MammaMia! Il musical (che ha debuttato nel 1999), quasi dieci anni dopo, nel 2008, è uscito nella fortunatissima versione cinematografica che vanta un cast stellare capitanato da Meryl Streep, Amanda Seyfried e Pierce Brosnan. Dopo aver fatto ballare Meryl e cantare l’ex James Bond, l’atteso secondo capitolo Mamma Mia! Ci risiamo – la cui uscita è prevista per settembre – non sembra deludere le aspettative: basta pensare all’ingresso, nel cast, di un attore del calibro di Andy Garcia e un mostro sacro del mondo dello spettacolo come Cher.

Amica di vecchia data di Meryl Streep – con cui già aveva già lavorato negli anni ’80 in Silkwoodla star interpreta la madre di Meryl in un film che promette di bissare il successo planetario del precedente. Dopo aver fatto parlare la stampa internazionale per il bacio scambiato in occasione della prima londinese del film, le due leggende di Hollywood sembrano pronte a regalarci un altro show spettacolare. Ma per parlare ancora meglio di Mamma Mia!, bisogna forse fare un passo indietro e cominciare dalla musica degli ABBA – e dalla storia di un gruppo che voleva far ballare il mondo.

Björn racconta: “Quando abbiamo cominciato con gli ABBA, l’idea era di scrivere musica pop, in inglese“. Tutto ha inizio quando lui e Benny (musicisti con alle spalle esperienze diverse) diventano amici e provano a scrivere musica insieme: l’obiettivo è chiaro, la strada per raggiungerlo, meno; ma quando a loro si aggiungono le due ragazze, Agnetha e Anni-Frid, la formazione è al completo e il progetto prende finalmente la sua forma definitiva. Il resto, si può dire, è storia.

Con Waterloo, nel 1974, vincono l’Eurovision Song Contest per poi ritrovarsi dopo poco tempo a dominare le classifiche internazionali con singoli come Mamma Mia e Dancing Queen. Gli ABBA hanno uno stile riconoscibile, tanto nella musica, quanto nel look e nei loro video: il cosiddetto ABBA shot – l’inquadratura delle ragazze mentre cantano di fronte e di profilo – diventa una specie di firma e contribuisce a lanciare il gruppo nell’Olimpo dei divi del pop.

Ufficialmente il gruppo non si scioglie, ma complice il fallimento dei due matrimoni all’interno del gruppo (Björn con Agnetha e Benny con Frida), nel 1981 decidono di proseguire le proprie carriere da solisti. La loro musica però, continua il suo viaggio e ispira la producer Judy Cramer a usare il loro repertorio per una nuova avventura musicale, questa volta a teatro: “Sapevo che le loro canzoni e i loro testi potevano formare un musical“. Nel gruppo c’è chi ha delle riserve sul fatto che lo spettacolo possa davvero funzionare, ma i milioni di spettatori in tutto il mondo che hanno visto lo show, cancellano ogni dubbio.

Il processo che ha portato alla realizzazione del musical è tutt’altro che semplice. I primi approcci di Judy con Bjorn e Benny sono nei primi anni ’80 ma soltanto nel 1999 la produzione prende forma, nel West End di Londra. Il musical è stato uno dei primi a prendere canzoni già esistenti e costruirne attorno una storia – che, in questo caso, racconta una storia al femminile: quella di Donna e di sua figlia Sophie.

Il plot è semplice e vede madre e figlia alle prese con la questione ancora irrisolta dell’identità del padre di Sophie. La vicenda si svolge in Grecia il giorno prima delle nozze della giovane: per scoprire chi è suo padre, l’intraprendente ventenne, con l’occasione del matrimonio, è riuscita a portare i tre ex fidanzati della madre (possibili candidati al ruolo) sull’isola greca dove abita (naturalmente senza di nulla a Donna).

Il gruppo aveva scartato subito la possibilità di trasformare la sua storia in un musical, così l’idea della trama arriva alla scrittrice Catherine Johnson dopo un lungo periodo trascorso a studiare le parole delle canzoni, senza il loro accompagnamento musicale, per cercare di capire meglio i testi al di là dell’atmosfera spensierata della musica. Ed è sulla base delle storie raccontate nei brani più famose della band che prende vita la storia di Donna, una cinquantenne forte (ma con le sue fragilità) che ha allevato la figlia da sola, nell’isola greca di Kalokairi, dove gestisce il suo albergo.

Dopo il successo teatrale, l’evoluzione del lavoro non poteva che portare la storia di Mamma Mia! al cinema: con la regia di Phyllida Lloyd e un cast straordinario di attori hollywoodiani, il film diventa una hit da 600 milioni di dollari, rientrando nella classifica delle pellicole che hanno incassato di più nella storia del cinema. Per registrare la colonna sonora, Björn e Benny hanno riunito la band con cui avevano inciso la canzone negli anni ’70 e grazie al talento del cast – in primis di una Meryl Streep da brivido, che non finisce di stupire per il numero di cose che riesce a fare, tra interpretazioni straordinarie dei brani (The winner takes it all su tutte) e coreografie con tanto di spaccata – l’atmosfera degli ABBA rinasce nel contesto della Grecia dei giorni nostri. E riguardo alla sua partecipazione al film, Meryl ha raccontato:

Ho pensato: io voglio farlo! Non so se fossi giusta per la parte, ma non mi interessa. L’ho avuta! (…) Ho visto per la prima volta Mamma Mia! a Broadway nel 2001. Poi è accaduto l’11 settembre. Ed era come un tonico, per la città: avere uno show così gioioso e vivace, ricordava alle persone tutte le cose belle di essere vivi.

Di sicuro, il film non ha nessun’altra pretesa se non quella di intrattenere i suoi spettatori, e ci riesce reggendosi su una trama lineare, sul solido repertorio della band e sulle spettacolari coreografie in pieno stile musical. E se c’è un aspetto che forse ha contribuito a rendere Mamma Mia! un film così amato, è forse perché, più che la vicenda della ricerca del padre, il vero centro attorno a cui ruota la storia sono i rapporti al femminile: il trio spettacolare di Donna e le Dynamos, (che nel film si autodefiniscono “il primo gruppo tutto al femminile”, composto da Donna e le amiche Rosie e Tanya) fa da specchio al terzetto di Sofia e le sue amiche. Sono donne indipendenti – chi è al terzo matrimonio, chi invece è single – che affrontano le sfide delle propria vita, ognuna per sé ma rigorosamente tutte insieme, pronte a sostenersi nel momento del bisogno. Amicizie che né il tempo, né la lontananza, né le rispettive scelte di vita, possono affievolire.

L’addio al nubilato di Sophie diventa così una celebrazione tra donne che si mostrano orgogliosamente così come sono – appassionate di diamanti e chirurgia estetica, oppure affezionate alle salopette da figlia dei fiori. È bello essere donne, a tutte le età e in qualsiasi circostanza, ed è bello saper accogliere le proprie imperfezioni e riderci sopra: anche a 60 anni può succedere di sfilare gli stivali della tua amica a fine serata – ed è facile trovarsi a sorridere pensando che come prospettiva, non è affatto male. Mamma Mia! è un viaggio declinato nei toni rassicuranti e brillanti del musical, che racconta l’amicizia attraverso lo sguardo di più generazioni e che esplora il rapporto madre e figlia sempre secondo l’ottica di un confronto “da donna a donna”. Come ha raccontato in un’intervista Cate Blachette, parlando del successo dei film al femminile, Mamma Mia! ne è l’esempio più lampante, mostrando come un trittico di sessantenni come Meryl Streep, Julie Walters e Christine Baranski, è ancora capace di fare la differenza al botteghino.

Ora, assieme al nuovo episodio della saga, gli Abba hanno annunciato il ritorno con due nuove canzoni:

La decisione di proseguire col progetto “ABBA avatar tour” ha avuto conseguenze inaspettate. Tutti e quattro abbiamo ritenuto che, dopo circa 35 anni, sarebbe stato divertente congiungere nuovamente le nostre forze e tornare in studio. Cosa che abbiamo fatto. Ci è sembrato che il tempo si fosse fermato, come se fossimo stati via solo per una breve vacanza. Un’esperienza estremamente gioiosa. Sono venute fuori due nuove canzoni e una di esse, “I Still Have Faith In You”, sarà eseguita in uno `speciale´ televisivo prodotto da NBC e BBC che sarà trasmesso in dicembre. Saremo anche vecchi, ma la canzone è nuova. Ed è bella

Possiamo dunque tenerci pronti per l’inizio di una nuova era, della ABBA mania.

 

Source: freedamedia.it

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