In un vecchio prontuario di medicina popolare troviamo scritto:
– Le foglie di Malva si raccolgono da giugno a settembre senza il picciolo; i fiori nello stesso periodo, in bocciolo o appena aperti.
Le foglie cotte come gli spinaci facilitano la digestione e sono aperitive.
Le tisane di Malva sono emollienti della gola, espettoranti in caso di bronchiti e catarri ostinati.
Nell’infuso aggiungi alla Malva, fiori di Sambuco, di Camomilla, foglie di senna è un po’ di sale ammoniaco.
Pesta le foglie fresche, unisci le radici e i semi, usali per impiastri adatti ad ammollire la pelle.
Bagno idratanti si ottengono aggiungendo all’acqua decotti di fiori e foglie.
Utilizza ancora l’infuso per gargarismi e sciacqui utili nelle stomatiti, afte, ascessi dentari.
Per pulire i denti si strofinano le foglie sulle gengive.
L’azione sicura e dolce è particolarmente adatta al delicato organismo dei bambini e degli anziani.
Infuso di fiori e foglie si impiegano per preparare clisteri usati per costipazioni e infiammazioni intestinali.
Foglie e radici cotte, Poste nel vino insieme con i semi di finocchio, sollevano i dolori intestinali e mitigano quelli causati dall’evacuazione.
Maura Luperto
L'informazione della testata giornalistica di LA7 diretta da Enrico Mentana
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