La prima imprenditrice americana a diventare milionaria è stata una donna afro-americana.
Meglio ancora, una donna afro-americana prima della sua famiglia a nascere libera, pochi anni dopo il Proclama di Emancipazione del 1962. Si chiamava Sarah Breedlove, ma oggi la conosciamo come Madam C.J. Walker, il nome che ha scelto per fondare la sua azienda, la Madam C. J. Walker Manufacturing Company. Il segreto del suo successo? Essere la stata la prima persona a porsi il problema dei capelli delle persone di colore.
Sarah non era istruita, e ovviamente non aveva soldi di famiglia. Certo, i suoi genitori e i suoi cinque fratelli erano stati liberati, ma non avevano possedimenti e potevano solo vivere in una baracca facendo lavori umilissimi, a volte identici a quelli di quand’erano schiavi. Quando Sarah aveva 7 anni rimase orfana di entrambi i genitori e fu costretta a trasferirsi con la sorella maggiore e il marito, che era un violento. In quegli anni, oltretutto, la Louisiana chiuse le scuole pubbliche per mancanza di fondi, quindi non poté nemmeno studiare. Insomma, l’unica salvezza per lei sembrava il matrimonio, così si sposò a soli 14 anni, ma suo marito morì sei anni dopo, lasciandola sola con la figlia di 2 anni. Per mantenerla, lavorò come lavandaia presso le famiglie bianche di St. Louis, dove si era trasferita.
Come molte altre donne, Sarah perdeva i capelli. Non soltanto perché la sua vita era evidentemente stressante, ma perché era normale, a quell’epoca, non lavarsi quasi mai i capelli a causa della mancanza di acqua e di elettricità. Inoltre, cosa da non trascurare, i prodotti esistenti erano pensati per i capelli delle donne caucasiche, e questo li rendeva inefficaci quando non persino dannosi per le donne afro-americane. Così, Sarah si trovò a inventare e sperimentare da sé nuove lozioni. E scoprì che funzionavano.
In realtà, la maternità dei prodotti di Sarah è dibattuta. Sembra infatti che l’avesse preceduta Annie Malone, un’altra donna afro-americana che la assunse come venditrice. Ad ogni modo, Sarah perfezionò le formule e cominciò a venderle porta a porta con il nome di Madam C.J. Walker. La loro efficacia era tale che ben presto si diffusero in tutti gli Stati Uniti e lasciarono indietro qualsiasi concorrenza. A un certo punto sua figlia, A’Lelia, fu abbastanza grande per occuparsi personalmente di spedirli per corrispondenza. Presto Madam Walker potè fondare una fabbrica a Indianapolis, seguita da quelle di Haiti, Cuba, Costa Rica, Panama e Jamaica. In ciascuna lavoravano centinaia di persone, moltissime nere. La sua divenne la compagnia afro-americana più grande di tutta la nazione. Tra il 1913 e il 1915 acquistò due case nel quartiere di Harlem, New York, dove aprì anche un salone e la sua prima scuola per venditrici.
Sarah, infatti, non si accontentò di essere diventata milionaria. Voleva esserlo per una ragione, e quella ragione era fare qualcosa di buono per le persone, specie per la sua gente, che ancora sopportava terribili ingiustizie. Donò centinaia di migliaia di dollari a numerose associazioni umanitarie e movimenti per i diritti civili dei neri, per i quali si spese anche in prima persona, tenendo comizi, lezioni e partecipando, oltre che organizzando, proteste e marce. Ogni anno pagava di tasca sua 10.000 dollari (del 1920!) per l’istruzione universitaria di giovani neri, scegliendone di volta in volta sei da “inviare” alla prestigiosa Tuskegee University, ancora oggi tra le migliori degli Stati Uniti.
Mi sembra giusto lasciarvi ricordandola con le sue stesse parole, pronunciate alla National Negro Business League Convention nel luglio 1912.
“Sono una donna che viene dai campi di cotone del Sud. Da lì sono stata promossa a lavandaia. Da lì sono stata promossa a cuoca. E da lì, io ho promosso me stessa nel business della produzione di prodotti per capelli. Ho costruito la mia fabbrica sulle mie basi.”
Source: freedamedia.it