La donna è cresciuta nelle zone rurali della Nuova Scozia e, dopo la laurea, ha trascorso cinque anni di volontariato e di lavoro nell’Africa subsahariana, in gran parte nel campo della prevenzione dell’Aids. La scelta di dedicarsi alle popolazioni indigende del suo paese, una volta tornata in Canada, la ha spinta a cercare opportunità di insegnamento nelle aree più remote del Canada. Negli ultimi sei anni, MacDonnell ha quindi lavorato in un villaggio chiamato Salluit, oltre il Circolo Polare, la seconda comunità inuit più settentrionale del Quebec, con una popolazione di poco più di 1.300 persone. Il villaggio non può essere raggiunto dalla strada, ma solo per via aerea. In inverno le temperature scendono sotto i -25 gradi centigradi.
E questo è un ostacolo significativo alla formazione nella regione artica. Molti insegnanti lasciano il loro posto a metà dell’anno, e molti chiedono permessi per motivi di stress. La sua scuola attualmente non ha un preside. L’ultimo ha lasciato dopo sei settimane, dopo aver chiesto un congedo per motivi stress.
Maggie ha quindi creato un programma specifico per le ragazze che ha visto un aumento del 500% delle iscrizioni di bambine. La donna ha anche creato una partnership con l’asilo nido, dove i suoi studenti avrebbero lavorato insieme al personale per accumulare esperienza.MacDonnell anche stanziato 20.000 dollari per un programma sulla nutrizione a scuola, il quale prevede che gli studenti prepararino spuntini sani per i loro compagni.
Source: www.agi.it
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