PALERMO (ITALPRESS) – Un solo obiettivo in vista del 25 settembre: affermarsi come quarta forza del centrodestra, facendo valere le istanze moderate contro quelle più radicali di Lega e Fratelli d’Italia. Lo sottolineano con forza Maurizio Lupi e Giovanni Toti, leader ex aequo di Noi moderati, la componente nata dall’unione di Noi con l’Italia (guidata dal primo) e Italia al centro (il cui numero uno è l’attuale governatore regionale della Liguria). I due hanno preso parte alla presentazione dei candidati in Sicilia alle elezioni politiche, nella lista Noi moderati, e regionali, nella lista Popolari e autonomisti – Noi con la Sicilia. All’evento, tenutosi al cinema Arena Sirenetta a Mondello, hanno preso parte anche il vicepresidente di Noi con l’Italia, Saverio Romano, e il candidato a Palazzo d’Orleans per il centrodestra, Renato Schifani. Romano sarà anche capolista alla Camera al collegio plurinominale di Palermo. I temi affrontati hanno riguardato il futuro tanto dell’Italia quanto della Sicilia: centrali la crisi economica e la ripartenza della regione. Questioni su cui Noi moderati proverà a dettare la propria linea alle altre forze di centrodestra, con Schifani pronto a fare da tramite a livello regionale: “La parola d’ordine di questa campagna è insieme, poi è chiaro che nella coalizione ci sono posizioni diverse. Forza Italia è da sempre molto vicina all’area moderata, un punto di tramite tra le forze centriste e la destra con il compito di evitare un’eccessiva polarizzazione da una parte o dall’altra su certe tematiche”. L’ex presidente del Senato rilancia poi i temi già messi in campo nelle precedenti settimane di campagna elettorale: ripristino delle province e costruzione dei termovalorizzatori. “Le strade provinciali si trovano in uno stato pericolosissimo: è fondamentale istituire le province per garantire il ripristino della manutenzione di quelle aree più a rischio – sottolinea Schifani, – Per quanto riguarda i termovalorizzatori ho il massimo rispetto per le posizioni ambientaliste, ma li ritengo indispensabili affinchè questa regione e questo Paese progrediscano”. Anche per Lupi quella dei termovalorizzatori è una questione centrale nell’agenda della coalizione: “Vogliamo realizzarli senza se e senza ma. A chi è scettico consiglio di venire a Brescia, dove danno energia all’80% della popolazione senza inquinare e smaltendo i rifiuti con efficienza. Basta con la logica dei no e con le contrapposizioni ideologiche: ambiente e sviluppo possono e devono andare di pari passo”. Il presidente di Noi con l’Italia evidenzia poi come “la Sicilia ha un’importanza fondamentale per le risorse del paese, così come fondamentale è il ripristino di un asse Roma-Palermo: bisogna ripartire dalle infrastrutture e dalla valorizzazione del territorio”. Per Toti la priorità è che la regione torni ad avere un’importanza centrale nel Mediterraneo. “La costa del Nord Africa è stata abbandonata a se stessa da anni e c’è bisogno che l’Italia torni a riacquistarne il controllo con scelte politiche forti. Le scelte fatte sul Mediterraneo negli ultimi anni sono state foriere di tantissimi guai, dalle politiche energetiche fino all’immigrazione”, sottolinea il governatore regionale della Liguria, che poi rivendica il ruolo innovativo di Noi moderati nello scacchiere politico nazionale: “Il nostro progetto centrista è l’unica vera novità di questa campagna elettorale. Vogliamo dare al centrodestra una cultura di governo e un senso dello Stato che alla nostra componente non è mai mancata: una coalizione forte al governo non può prescindere da un polo moderato”. Romano evidenzia invece una serie di punti salienti per il rilancio della Sicilia: “Se vogliamo che i nostri giorni non vadano via è fondamentale investire sul mondo della ricerca e della scuola. Anche sulla sanità e sulla viabilità c’è un grande lavoro da fare, così come nella riorganizzazione della macchina amministrativa: in tal senso, la proposta di Schifani di reistituire le province mi trova perfettamente d’accordo”. A livello nazionale il vicepresidente di Noi con l’Italia pone l’attenzione su tre problemi da fronteggiare: “Caro bollette, tasse altissime e lavoro che non c’è. La nostra proposta è di intervenire subito bloccando gli aumenti e dotandosi di misure strutturali che abbiano effetto a lungo termine”. (ITALPRESS)
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