Tre interi giorni trascorsi al Taste Firenze significano tanti incontri, scoperte, chiacchiere, strette di mano, assaggi, scambi di biglietti da visita. E significa soprattutto rivedere molti amici, come ad esempio Teo Musso, Fabio Mozzone e tutti collaboratori di Birra Baladin. Un gruppo che gestisce l’azienda icona del nostro paese per quel che concerne un certo tipo di birra; persone sempre “in movimento“, alla ricerca di nuove soluzioni o iniziative per dar continuità al percorso evolutivo del mondo Baladin (io stesso ho partecipato al bellissimo evento di presentazione della birra “Pop” che ho raccontato in questo post).
Ed in questo costante ricerca si inserisce il restyling che ha interessato le etichette di tutte le birre della gamma. Dopo l’apertura del nuovo birrificio e in previsione dell’inaugurazione del parco Baladin Open Garden fissata per il solstizio d’estate, il prossimo 21 giugno, ecco quindi approdare sul mercato il nuovo look delle bottiglie Baladin, a simboleggiare e rappresentare, in tutto il mondo, questa nuova “avventura baladiniana” che dimostra il desidero di evoluzione e allo stesso tempo il grande rispetto per la tradizione. Etichette “pulite”, dalle linee eleganti ed essenziali, senza perdere però mai di vista la tradizione ed il punto di partenza scelto tanti anni fa in un piccolo pub di Piozzo da Teo Musso e la sua prima collaboratrice grafica Mascia Avanzo, per intraprendere questa avventura.
Da allora sono molte le “rivisitazioni” che si sono susseguite, molto apprezzate e fortunate, e altri collaboratori si sono alternati e cimentati con le etichette delle birre Baladin, fino a giungere a questa nuova proposta elaborata dall’attuale team grafico in forza al birrificio che, di fatto, riallaccia i fili della storia Baladin al suo futuro. Il risultato è una grafica con un design vintage, ottenuto adottando il carattere originale Baladin e con all’impiego di colori tenui, acquerello ma allo stesso tempo moderno, grazie all’applicazione delle più attuali tecniche di stampa che rende l’etichetta elegante alla vista e preziosa al tatto.
Queste etichette verranno utilizzate sulle bottiglie destinate alla ristorazione (in particolare il formato classico da 75 centilitri) con l’intento di permettere al ristoratore di proporre al tavolo un prodotto elegante che abbia lo scopo di appagare oltre al palato, anche la vista, generando un percorso sensoriale completo. Il restyling ha interessato 12 tipologie di birra, 9 delle quali sono tappate con tappo in sughero ricoperto di gomma lacca. 3, le birre della linea luppolate, utilizzano un tappo metallico a corona oggi con profilo laterale nero per esaltare l’eleganza della bottiglia.
Source: ifood.it
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