Leone tra simbolo e mito.

Da sempre considerato simbolo solare di forza, di potenza, di sovranità e di regalità. La criniera viene comparata ai raggi del sole.
È una figura dominante nel pantheon mitologico egizio: Râ, il Dio del Sole, veniva raffigurato da un leone con in capo il sole.
– Un tempo, sull’oscuro oceano del di Nut (il cielo), apparve, al principio dei tempi, il Dio solare Râ, che si impossessò della sovranità del mondo….a partire da quel momento, regnò in pace, per lungo tempo, in qualità di re sia sugli uomini sia sugli dei, e nulla mise a repentaglio il suo dominio, fintanto che si mantenne in pieno possesso delle sue forze-. Cit.
Di fronte a questo supremo Dio solare rappresentato da un leone, si trovava Sekhmet, la dea della guerra e della medicina, raffigurata da una leonessa. Detta la dea del Nord, perché il suo tempio più famoso si trovava nell’antica città di Tebe, situata nell’Egitto settentrionale, le venivano attribuiti poteri prodigiosi di distruzione e violenza, ma anche poteri di rigenerazione, da cui deriva la doppia natura di dea della guerra e della medicina.
Anche Eliopoli, la città del Sole, in cui si trovava il tempio solare di Ramesse, sovrano di Eliopoli, nella dimora di Râ, per riprendere la formula sacra, scritta in geroglifici sul santuario.


Ma per quanto riguarda il simbolo mitico del leone, si deve osservare la sfinge, il leone dal volto umano, il cui sguardo scruta l’orizzonte nel punto in cui sorge il sole, come a ricordare che, se dopo la notte non ci fosse un nuovo giorno, e se il Sole non l’annunciasse ogni mattina, nessuna forma di vita sarebbe possibile sulla terra.
Perciò la sfinge venne considerata come un simbolo di rigenerazione, di forza tranquilla, di controllo assoluto degli elementi della vita e della materia.

Un altro mito comparato al leone è quello della fenice.
Questo uccello di origine etiope, sacro in Egitto, e che veniva chiamato Bennu, viveva più a lungo degli altri. Quando veniva avvicinato dalla morte, volava a Eliopoli per esalarvi l’ultimo respiro. Secondo Erodoto e Plutarco gli era attribuito il potere di rinascere dalle proprie ceneri, dopo essersi consumato sopra un rogo. Da questa leggenda nacque il mito della fenice che risorge dalle sue ceneri.


In epoca medioevale si ritrova la stessa simbologia: il Cristo, spesso comparato al leone, rappresenta così la saggezza, la forza controllata, la conoscenza, il potere e la giustizia. E come la fenice rinasceva dalle proprie ceneri, Gesù è morto in croce e il Cristo è risuscitato.

Maura Luperto

 


Maura Luperto

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