Nell’era della democratizzazione della tecnologia, Amazon Web Services investe nelle startup per dare loro non solo energia ed entusiasmo, ma anche infrastruttura a basso costo e facile da usare
Innovazione e disruption: viviamo in un’era di democratizzazione della tecnologia come nessun’altra. Oggi, è il momento migliore per essere un imprenditore. Per oltre 12 anni, AWS ha investito nelle startup per conferire quell’energia, entusiasmo, creatività e passione da utilizzare, fornendo loro l’infrastruttura a basso costo e facile da usare, necessaria per crescere. Nonostante il trend del momento veda blockchain e criptovalute sulla cresta dell’onda, non sono solo queste startup ad attrarre fondi e investitori: design, guida autonoma, healthcare, istruzione e tempo libero, ad esempio, a cui appartengono alcune delle startup selezionate da Amazon Web Services nel primo semestre del 2018.
In un mondo in cui la comunicazione visiva è fondamentale, uno strumento che renda il design grafico semplice e accessibile può davvero rappresentare la svolta per gli utenti. Per questo nasce Canva, una piattaforma disponibile per desktop, iOS e Android che permette agli utenti di integrare immagini, font ed elementi di design professionali in documenti nuovi o in template già impostati per creare grafiche, inviti e poster pronti per essere condivisi. Utilizzato in 190 Paesi e in oltre 100 lingue, l’obiettivo di Canva è quello di rendere il design accessibile a tutti, indipendentemente dal livello di esperienza, dalla lingua, dal budget e dal device: un obiettivo ambizioso, riconosciuto a questo “unicorno” anche dal recente round di fondi da 40 milioni di dollari.
Nauto, che intende migliorare la tecnologia relativa alla guida tradizionale e a quella autonoma attraverso una piattaforma di dati studiata per rendere i veicoli più sicuri. Grazie a un dispositivo multi-sensore montato sul parabrezza e a telecamere bidirezionali, Nauto è in grado di valutare in tempo reale l’ambiente di guida (incluse le condizioni dell’automobilista, del veicolo e della strada) per identificare gli elementi di rischio, particolarmente alto se si tratta di distrazione di chi è alla guida. Ma non è tutto: il software cloud based di Nauto, grazie all’intelligenza artificiale e ad algoritmi di machine learning, può avvertire i singoli o intere flotte di auto sul livello di sicurezza della guida e della strada.
Quando la salute dei più piccoli deve essere coniugata con la gestione della vita quotidiana, la risposta di chiama TytoCare. Nata dall’idea di un papà come tanti, che per un semplice mal di gola si trovava a dover affrontare l’iter di vestire i bimbi, spostarsi nel traffico, portarli da medico esponendoli ad altri virus, fare tardi al lavoro, ecc., TytoCare sfrutta la telemedicina per ricreare la visita del medico di base. Oltre a guardare orecchi e gola, il medico per prima cosa ausculta cuore e polmoni: ed è quello che fa anche TytoCare. Grazie a sensori visivi e sonori, uno speciale dispositivo è in grado di monitorare i parametri vitali, rilevare immagini e temperatura corporea, che vengono poi inviati a un medico per la diagnosi. Dopo aver recentemente ottenuto 25 milioni di dollari in finanziamenti di serie C, TytoCare ha l’obiettivo di rendere la soluzione accessibile a un numero sempre maggiore di pazienti, grazie a partnership che seguono il modello B2B2C.
Prima di fondare MissionU, durante un tour nei college americani, il CEO e co-fondatore Adam Braun ha avuto l’opportunità di parlare con molti studenti delle loro preoccupazioni e ansie riguardo la loro educazione. L’idea e lo sviluppo della startup nascono proprio da qui. MissionU, che è stata acquisita lo scorso maggio da WeWork, non è una piattaforma educativa tradizionale, non è affiliata a un’università e non rilascia titoli di studio. Invece, come sottolinea Braun, MissionU si concentra sul massimizzare occupazione e risultati di carriera dei suoi studenti, sfruttando i migliori progressi tecnologici nel campo dell’istruzione. MissionU supporta gli studenti fin dal primo giorno e durante tutto l’anno, grazie a lezioni coinvolgenti che evitano le potenziali carenze di formazione delle lezioni online, conducendo lezioni dal vivo e programmando incontri di persona su base regolare. Inoltre, l’esperienza di lavoro reale, basata su progetti, è integrata nei curricula di MissionU, il che significa che quando gli studenti completano il loro corso, hanno già esperienza pratica e solide referenze e MissionU mette loro a disposizione accesso a datori di lavoro partner di alto profilo come Spotify, Warby Parker, e Lyft.
Making Things è un’applicazione pensata per i maker che ogni settimana passano l’equivalente di un impiego part-time a lavorare a maglia. Ma, come descritto da Megan Elizabeth, la sua fondatrice, Making Things è qualcosa di più di una semplice app dove trovare nuovi motivi a maglia. È una risorsa a supporto delle community di maker in giro per il mondo. “Potete trovare ispirazione, istruzioni e tutti i materiali di cui avete bisogno in un unico spazio, su una piattaforma bellissima e mobile-friendly”, afferma Elizabeth. Tutti i modelli presenti sulla app sono interattivi, aspetto questo assolutamente inedito, e ciò permette a ciascun utente di monitorare e condividere i propri progressi in modo semplice e in un’unica piattaforma.
Source: www.datamanager.it