ROMA (ITALPRESS) – Nuovo cambio per i colori della “mappa” delle regioni italiani alle prese con l’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato tre nuove ordinanze che interessano Sardegna, Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020), che si è riunita il 22 gennaio 2021. I provvedimenti, in vigore da oggi, collocano in area arancione le Regioni Lombardia e Sardegna e confermano sempre in area “arancione” Calabria, Emilia Romagna e Veneto. Da oggi la ripartizione delle Regioni e Province Autonome vede in area gialla Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana. L’area arancione riguarda Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta. Infine l’area rossa, dove restano Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.
Un cambiamento, quello in vigore da oggi, segnato dalle polemiche tra la Regione Lombardia, che è tornata in zona arancione dopo aver annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza con la quale il 16 gennaio era stata inserita in zona rossa, e il governo, che accusa la Regione di aver fornito in precedenza dati errati, e poi “rettificati” come si specifica nella nuova ordinaza firmata ieri dal ministro Speranza. “La relazione dell’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima – ha detto il ministro – La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classificazione”. Accuse che la Regione guidata da Attilio Fontana e dalla vice e assessore alla Salute Letizia Moratti responge con forza. “Se c’è un errore, non è un errore nostro, non è un errore legato all’indicazione dei dati”, ha affermato Fontana, che chiederà “che nell’ambito del prossimo scostamento venga inserita una somma per il ristoro del danno causato dalla chiusura delle nostre attività”, durante la settimana in cui la Lombardia è stata zona rossa. Proteste arrivano anche dalla Regione Sardegna, che passa in area arancione. “Noi riteniamo che questo calcolo sia sbagliato”, ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas: “Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla…. Tuteleremo le ragioni della Sardegna in ogni sede”.
(ITALPRESS).
Un cambiamento, quello in vigore da oggi, segnato dalle polemiche tra la Regione Lombardia, che è tornata in zona arancione dopo aver annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza con la quale il 16 gennaio era stata inserita in zona rossa, e il governo, che accusa la Regione di aver fornito in precedenza dati errati, e poi “rettificati” come si specifica nella nuova ordinaza firmata ieri dal ministro Speranza. “La relazione dell’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima – ha detto il ministro – La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classificazione”. Accuse che la Regione guidata da Attilio Fontana e dalla vice e assessore alla Salute Letizia Moratti responge con forza. “Se c’è un errore, non è un errore nostro, non è un errore legato all’indicazione dei dati”, ha affermato Fontana, che chiederà “che nell’ambito del prossimo scostamento venga inserita una somma per il ristoro del danno causato dalla chiusura delle nostre attività”, durante la settimana in cui la Lombardia è stata zona rossa. Proteste arrivano anche dalla Regione Sardegna, che passa in area arancione. “Noi riteniamo che questo calcolo sia sbagliato”, ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas: “Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla…. Tuteleremo le ragioni della Sardegna in ogni sede”.
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