24 ore su 24 di informazioni. Onnipresenza dei media. Schiacciati da montagne di parole che tutti contribuiamo ad aumentare attraverso i telefonini che squillano costantemente, attraverso i continui messaggi e mail ad ogni ora. È come se tutti stessimo per affogare in un oceano di parole.
Tutto questo ci ha portato a pensare che sia giusto parlare di continuo.
Non è così!
Comportandoci in questo modo si soffoca il silenzio che altro non è che il nostro spazio creativo. La comunicazione non verbale che appartiene ai gesti e alla dimensione affettiva.
Attraverso le parole abbiamo portato tutto alla dimensione razionale rischiando di distruggere l’istinto. Ma soprattutto, la parola usata troppo e troppo male viene svilita, a discapito del grande potere di trasformazione che contiene.
Dovremmo impegnarci tutti a levare il superfluo e a far emergere l’essenziale.
Se lasciassimo parlare l’istinto ci direbbe di tacere.
Maura Luperto
In this episode of Path to the Presidency, the BBC’s Sumi Somaskanda and Caitríona Perry are joined by digital reporter…
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