Le 45 chemocaps realizzate sono state donate all’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale di Oristano e sono destinate alle donne che affrontano la chemioterapia. Un piccolo ma significativo dono, perché anche durante la malattia non si smette di essere donne.
Le cuffie di lana lavorate nascono da un’idea di circa 40 signore di Oristano e Silì accomunate dall’hobby per la maglia. Aderendo all’iniziativa nazionale ‘Quello che ho’, queste volontarie dal cuore grande e dalle mani d’oro hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro abilità per le donne affette da una patologia oncologica.
Il risultato? Dei cappellini molto carini utilizzati per coprire la testa durante la chemioterapia. Non si tratta della prima iniziativa di questo gruppo di sferruzzatrici.
Già dal 2014 le volontarie collaborano con la Onlus ‘Cuore di maglia’. Quest’ultima già da diversi anni, dal 2008, si occupa di creare prodotti come scarpine, cappellini, copertine e corredini in lana per i piccoli nati prematuri e i bambini di famiglie in difficoltà. Si è già mosso per i bambini terremotati d’Abruzzo e anche in occasione dell’alluvione in Liguria, del terremoto dell’Emilia, offrendo anche i propri manufatti gratuitamente anche ai centri di accoglienza di Lampedusa. Ben 55 Ospedali Italiani e 6 Centri di Aiuto alla Vita usufruiscono mensilmente o semestralmente dei bellissimi doni fatti a mano dalle volontarie di Cuore di maglia, con l’unico obiettivo di
“rendere più umana la permanenza in ospedale, sia del piccolino che dei genitori, che vedono così il loro bambino vestito e accudito: questo, è stato provato, porta una parvenza di normalità e di speranza, ed ha effetti positivi sul neonato e sulla mamma”.
“Nel 2017 abbiamo scoperto il progetto ‘Quello che ho’, nato per raccogliere modelli per la realizzazione di chemocaps, e abbiamo deciso di aderire. Lo scorso anno abbiamo inviato i nostri lavori a una struttura di Milano, quest’anno abbiamo proposto la nostra idea all’Oncologia del San Martino, che la ha accolta con piacere” spiega Paola Serra, coordinatrice del gruppo.
E non sarà neanche l’ultima. Le volontarie infatti sono già all’opera per realizzare dei cappelli di cotone più leggeri e adatti alla stagione estiva.
Tutti i prodotti realizzati sia per conto di Cuore di Maglia che per in seno al progetto Quello che ho, sono donati gratuitamente e sono frutto di un lavoro volontario e autofinanziato.
I manufatti realizzati con filati di qualità vengono periodicamente donati al nido del punto nascita di Oristano e al CTO di Iglesias a Natale e per la festa della mamma. Adesso anche le donne colpite dal cancro potranno beneficiare della generosità di queste volontarie.
Sferuzzatrici di tutta Italia, prendete esempio e cercate di proporlo anche nelle vostre città.
Source: greenme.it
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