Uno degli ultimi, grandi bastioni è caduto: una donna ha vinto il più prestigioso premio mondiale per la matematica. Il premio è la Medaglia Fields, che viene definito “il Nobel della Matematica”, ed è conferito ogni quattro anni dalla International Mathematical Union agli studiosi più meritevoli. La donna, invece, è la nostra eroina di oggi, e si chiama Maryam Mirzakhani.
Myriam è iraniana, si è laureata ad Harvard nel 2004 e ha una cattedra alla prestigiosa università di Stanford, in California. Il suo lavoro è stato definito “impenetrabile e quasi esoterico” per i non esperti, ma i matematici l’hanno lodata per la sua capacità di guardare lontano, la sua precisione tecnica e la forza della sua ambizione.
Se vi aspettate la solita storia del genio precoce, però, vi sbagliate. Figuratevi che all’inizio non era nemmeno la matematica, la passione di Maryam, ma la letteratura. Racconta spesso che la strada che la portava a scuola, a Tehran, era piena di librerie, e le sognava di diventare una scrittrice. Solo all’ultimo anno delle superiori ha capito che il suo vero amore non erano le parole, bensì i numeri. Prima, ammette, i suoi risultati scolastici in matematica erano davvero mediocri, perché non la considerava interessante.
“Senza l’eccitazione, la matematica sembra insensata e fredda. La sua bellezza si mostra soltanto a chi la segue con pazienza.”
Avete presente quando vi dicono che “non siete portate” per qualcosa perché non eravate già bravissime e perfette fin dalle elementari? Ecco: col cavolo.
L’anno scorso, all’American Mathematical Society, Maryam ha parlato delle difficoltà particolari che una donna deve affrontare quando cerca di aprirsi un varco nel mondo della matematica, tra i quali il pregiudizio e la difficoltà a conciliare gli impegni accademici con la famiglia. Per fortuna, nel suo caso, questi sacrifici l’hanno ripagata, e forse ripagheranno sempre più donne. Come si auspica anche il professor France Kirwan, della Oxford University, che riguardo la medaglia data a Maryam ha affermato:
“Spero che questo premio ispiri molte ragazze e giovani donne di tutto il mondo a credere nelle loro abilità, e che le spinga a puntare anche loro alla Medaglia Fields, in futuro.”
Capito, ragazze? Forza, seguite l’esempio di Maryam!
Source: freedamedia.it