Le donne:
custodi delle tradizioni.
Quando alcuni ricordi sono troppo importanti per essere dimenticati, un modo per impedire che scivolino negli archivi della memoria può essere quello di non scattate più “fotografie”.
(In senso metaforico, non sovrapporre nuove immagini).
Spesso sono le donne le custodi delle memorie perché è femminile la capacità di impregnarsi e fissare dal punto di vista biologico e simbolico. Il femminile è la trama – memoria su cui l’uomo poggia e la filogenesi si ricapitola.
Ma soprattutto le donne in menopausa hanno questa capacità perché l’arresto delle mestruazioni trasforma la donna nella custode delle tradizioni della comunità in cui vive. Con la menopausa veste i panni della sacerdotessa, della divinatrice, della levatrice, di colei che insegna ai bambini. Come se nel suo cammino a ritroso, il sangue mestruale si portasse dietro tutte le esperienze-immagini vissute, andando a potenziare la mente con un nuovo stato energetico un concentrato di vita trasportabile e tramandabile , che non riguarda più solo la singola persona, bensì tutta la collettività di cui fa parte.
(Vittorio Caprioglio)
Maura Luperto