Uno dei grandi pensatori illuministi della nostra storia, Jean Jacques Rousseau, una volta disse queste sagge parole: “L’infanzia ha il suo modo di vedere, di pensare e di sentire; non esiste nulla di più insensato che cercare di sostituirlo con il nostro”. Con questa frase, già all’epoca Rousseau sottolineava l’importanza dell’educazione emotiva infantile, che è diversa da quella degli adulti.
Infatti, una giusta educazione emotiva infantile deve adattarsi alle necessità del bambino, al suo sviluppo e al suo modo di sentire e di pensare. Se vogliamo davvero crescere giovani autonomi e felici, allora dobbiamo rispettare questa realtà.
“Il modo migliore di rendere buoni i bambini è renderli felici”
-Oscar Wilde-
Sono molti i genitori che sanno quanto sia importante che un bambino possa esprimere nel modo giusto le sue emozioni. Nonostante ciò, devono anche imparare a capirle, ad interpretarle e ad accettarle come parte integrante della loro vita e del loro mondo.
È ovvio che ogni bambino ha bisogno di un’intelligenza emotiva che lo aiuti a sentire i legami che lo uniscono alle persone alle quali vuole bene. Ciò è per lui una fonte di maggiore benessere, più felicità e migliore autonomia e responsabilità.
Tuttavia, come possiamo far sviluppare il nostro bambino dal punto di vista dell’intelligenza emotiva? Per scoprirlo, oggi analizzeremo alcuni punti chiave esposti da professionisti in intelligenza emotiva.
Le relazioni interpersonali sono fondamentali per il benessere emotivo degli esseri umani. La felicità di un adulto o di un bambino dipende dalla sua capacità di sviluppare abilità che lo rendano emotivamente intelligente nelle proprie relazioni.
I professionisti del settore ci suggeriscono come primo punto chiave per crescere un bambino emotivamente intelligente l’essere consapevoli. Ciò significa che, sia come educatori sia come pupilli, è importante conoscere le proprie emozioni, le conseguenze che hanno e come lavorare su di esse.
Per riuscirci, è importante porsi delle domande sui propri sentimenti: perché accadono, che cosa ci porta a sentirci in quel modo e che cosa possiamo fare per correggerli o per potenziarli. Solo in questo modo riusciremo ad esprimerli verbalmente e a definirli, per aiutare anche i bambini a condurre da soli questo processo.
Il secondo punto chiave importante ha a che vedere con la gestione delle emozioni. Una volta identificate e comprese, bisogna sapere come gestirle. Che si tratti di sentimenti positivi o negativi, bisogna etichettarli e dare esse un nome per essere sempre in grado di individuarle e di esprimerle a parole.
Arrivati a questo punto, è il momento di accettare le proprie emozioni, poiché sono legittime e personali. Questo è il momento nel quale bisogna lavorare sul comportamento che deriva da questi sentimenti. In questo modo, aiuterete i vostri bambini a non agire in modo impulsivo, ma nemmeno in modo compulsivo o con leggerezza.
Per insegnare ai bambini a riconoscere le loro emozioni, a gestirle e a migliorare la propria intelligenza emotiva, è importante usare sempre la propria empatia. Dobbiamo capire come si sente il bambino e quali sono i meccanismi che usa, a seconda della sua età, per incanalare quell’enorme torrente di emozioni e di sentimenti che, di solito, è molto volubile ed incontrollato.
È necessario stabilire un legame con il bambino, sapere come comportarsi, cercare di mettersi nei suoi panni ed usare sempre l’empatia, la pazienza e la comprensione. Ricordate che ciò che per voi può essere insignificante, per loro può essere un problema di somma importanza. Rispettate sempre il vostro bambino e create l’ambiente giusto per stabilire una buona comunicazione.
Tra le attività consigliate per insegnare una giusta intelligenza emotiva infantile, possiamo sottolineare le seguenti:
“Tutti i bambini vengono al mondo con un certo senso di amore, ma dipende dai genitori, dagli amici, se questo amore finisce per salvarsi o per essere condannato”
-Graham Greene-
Da una giusta educazione emotiva infantile dipendono in gran parte la felicità ed il benessere dei vostri bambini. Se imparano a convivere con le proprie emozioni ed i loro sentimenti, più che con le loro proprietà, riuscirete a crescere persone più soddisfatte, autonome, responsabili e felici, il che migliora il loro benessere e, quindi, anche quello di tutti gli altri.
Source: lamenteemeravigliosa.it