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Lavoro, nei primi 4 mesi assunzioni in lieve crescita

Lavoro, nei primi 4 mesi assunzioni in lieve crescita
22 luglio 2021

ROMA (ITALPRESS) – Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi quattro mesi del 2021, secondo i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato, sono state 1.715.000, con un lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+2%). Questo risultato è dovuto alla combinazione tra la flessione dei mesi di gennaio e febbraio 2021 (nel 2020 nei mesi corrispondenti non era ancora iniziato il periodo pandemico) mentre per i mesi di marzo e aprile 2021 si registra un aumento rispettivamente del 18% e del 210% rispetto agli stessi mesi del 2020. Particolarmente accentuato risulta il recupero, negli ultimi due mesi, per le assunzioni a termine, stagionali e in somministrazione. Le trasformazioni da tempo determinato nel primo trimestre del 2021 sono risultate 144.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-29%); nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano essere aumentate del +15%. Le cessazioni sono state in complesso 1.358.000. La diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-22%) risulta particolarmente accentuata per i contratti in somministrazione (-47%) e i contratti in apprendistato (-29%); per i contratti a tempo indeterminato nei mesi di gennaio e febbraio si registra una riduzione del 33%, mentre da marzo si ha una inversione con un incremento del 9% e del 122% nel mese di aprile. Il saldo annualizzato ha risentito per larga parte del 2020 delle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Ad aprile fa registrare una crescita pari a +398.000. Poichè ad aprile 2020 il saldo annualizzato era risultato pari a -251.000, il saldo registrato ad aprile 2021 indica che nel complesso le posizioni di lavoro dipendente extra-agricolo in essere ad aprile 2021 risultavano superiori non solo a quelle di aprile 2020 ma anche a quelle di aprile 2019 (+147.000). Ovviamente questa variazione positiva non tiene conto delle posizioni di lavoro sospese (per cassintegrazione) che possono essere di fatto cessate: esse verranno contabilizzate solo quando (e se) daranno luogo a cessazioni.
(ITALPRESS).

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