Lavorare 30 ore alla settimana invece delle canoniche 40 in cambio di “qualche rinuncia”? In Germania è realtà, perlomeno all’interno dell’azienda Jobroller di Straubing, cittadina della Baviera che dista da Monaco poco più di 100km.
L’idea è venuta al proprietario Guenter Dillig, che per garantire la produttività regalando nel contempo più tempo libero ai propri dipendenti ha proposto di lavorare 6 ore al giorno (è possibile scegliere tra due turni, uno dalle 8 alle 14, l’altro dalle 11 alle 17) anziché 8 purché all’interno delle mura dell’azienda non si tocchino gli smartphone, non si inviino email personali e non si acceda al web per motivi extra-lavorativi. Insomma: massima concentrazione e niente WhatsApp, niente Facebook e niente internet per 6 ore quotidiane all’insegna della massima produttività e della disconnessione digitale. Ma a farne le spese è anche la pausa pranzo, di fatto “azzerata” per rientrare nelle 6 ore.
“Quello che conta, alla fine, è il risultato”, dice Dillig al media tedesco Welt. Anche per questo il livello salariale non subisce variazioni. Il tema della flessibilità è molto sentito in Germania (e non solo), con la digitalizzazione che – paradossalmente – ha portato le persone ad essere disponibili 24 ore su 24. YouGov ha effettuato un sondaggio da cui è emerso come il 53 per cento degli intervistati desideri che la giornata lavorativa sia più breve, anche rinunciando a parte della paga.
Source: www.hdblog.it
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