Beccari fu il primo a disegnarla nel suo taccuino, nel 1866. Adesso un team di ricerca della Repubblica Ceca ha ritrovato la strana Thismia neptunis. Una scoperta eccezionale visto che la lanterna delle fate sembrava si fosse estinta.
Una creatura davvero particolare, quasi aliena sia per sembianze che per abitudini. Questa pianta infatti ricorda più un insetto dotato di lunghe antenne o una creatura proveniente dalle profondità dell’oceano o da un altro pianeta. Invece cresce nel sottosuolo della foresta pluviale lungo un fiume che scorre nell’area del massiccio del Matang.
La Thismia è un “myco eterotrofo”, ciò significa che fa parte di un gruppo di specie vegetali che ha rinunciato completamente alla fotosintesi, vivendo in modo più simile ai parassiti. Non produce foglie e vive praticamente sotto terra. Anche per questo non è semplice individuarla visto che appare in superficie solo durante la fioritura.
Vivendo sottoterra, ricava acqua e nutrimento dai funghi, che a loro volta li ottengono da altri organismi vegetali. Per questo non le occorrono i raggi solari.
La T. neptunis è facilmente identificabile dal suo organo sessuale: un piccolo fiore di circa 9 centimetri che spunta dal terreno. Quest’ultimo ha tre appendici rossastre simili alle antenne di un gambero. Lo stelo è lisco e biancastro.
Il botanico italiano Odoardo Beccari fu il primo a documentarne la fioritura nel 1866, realizzando bellissimi disegni della sua forma insolita. Grazie alle raffigurazioni particolareggiatedi Beccari, i ricercatori sono riusciti a identificare gli esemplari trovati in Malesia. Dal canto suo, il botanico non aveva lasciato informazioni dettagliate su dove avesse trovato i fiori.
“A nostra conoscenza, è solo la seconda scoperta della specie in totale”, ha scritto il team di ricercatori cechi in un documento pubblicato sulla rivista Phytotaxa.
Secondo gli scienziati, la loro riscoperta di T. neptunis è importante anche per il fatto che le foreste pluviali si stanno riducendo. Un motivo in più per tutelarle visto che anche negli angoli a noi nascosti sono racchiuse preziose forme di vita.
I ricercatori hanno scritto che la scoperta li rende più fiduciosi di poter trovare altre due piante descritte da Beccari che non sono state più viste da allora, perché la regione della foresta pluviale in cui lavorava il biologo in Malesia e dove è stato trovata la lanterna delle fate è rimasto in gran parte indisturbata.
Source: greenme.it
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