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L’alimentazione migliore per la salute cerebrale

L’alimentazione migliore per la salute cerebrale
19 dicembre 2017

L’organo più importante che coinvolge organismo e alimentazione non è lo stomaco, ma il cervello. La dieta che seguiamo ha un impatto diretto sul nostro cervello e viceversa. Questo organo, infatti, è responsabile della fame, della sensazione di sazietà o del desiderio di mangiare e, dal canto suo, riceva l’energia che gli serve proprio dagli alimenti. Scegliere l’alimentazione migliore per la salute cerebrale, dunque, è fondamentale.

Affinché il cervello funzioni in maniera ottimale, bisogna nutrirlo adeguatamente. In questo senso, a seconda di quello che mangiamo, si producono determinati processi metabolici che trasformano i nutrienti nel combustibile di cui la mente ha bisogno.

Da dove ricava l’energia il cervello?

Il cervello non riposa, è continuamente attivo e funzionante, anche quando non ne siamo consapevoli. Ecco perché è importante nutrirlo in modo adeguato, perché è l’unico modo per fornirgli l’energia necessaria al suo funzionamento.

I carboidrati sono le sostanze nutritive che consentono al cervello di svolgere le sue attività in maniera più efficace, soprattutto lo zucchero o saccarosio.

Cervello

Lo zucchero è solubile in acqua e facilmente digeribile. Chimicamente è un disaccaride formato da due molecole: glucosio e fruttosio. Entrambe sono considerate le tipologie principali di zucchero.

Tuttavia, glucosio e fruttosio hanno effetti contrastanti sul cervello: il primo attiva il segnale di sazietà, mentre il secondo attiva le vie cerebrali che aumentano il nostro interesse per il cibo. Il glucosio placa la fame, il fruttosio, invece, stimola la voglia di mangiare. Curioso, non è vero?

Il glucosio è l’alimento preferito del cervello

Tra i due zuccheri, l’organismo preferisce il glucosio, è il suo “piatto” preferito, oltre a essere la sua principale fonte energetica, dunque risulta fondamentale.

Di fatto, nonostante il cervello pesi solamente il 2% del peso totale corporeo, esige quasi un quinto del totale di glucosio che circola nei capillari. Inoltre, richiede una quantità di sangue 10 volte superiore al tessuto muscolare. A differenza dei muscoli e di altri organi, infatti, il cervello non può immagazzinare il glucosio per usarlo in un secondo momento.

Le sue cellule, inoltre, non sono in grado di trasformare i grassi o le proteine in glucosio, quindi può usare solo quello che riceve dalla quantità di zucchero che ingeriamo ogni giorno.

Forse adesso capite meglio che è importante scegliere l’alimentazione migliore per la salute cerebrale, che va ben oltre al una corretta digestione. Alcuni alimenti ricchi di glucosio sono le verdure (carota, barbabietola), latticini, cereali (mais, semola di grano duro, riso integrale) o pane bianco.

Mangiare troppo o troppo poco è pericoloso

Attenzione! Il fatto che questa sostanza consenta al cervello di funzionare in modo adeguato non significa che possiamo abbuffarci di dolci, dolciumi e alimenti lavorati. Non dimentichiamo che lo zucchero è presente in forma naturale nei cibi che consumiamo quotidianamente e che questa quantità è più che sufficiente.

Livelli di glucosio troppo elevati o troppo bassi impediscono il normale funzionamento dell’organismo. Se la concentrazione di glucosio nel sangue è scarsa, come accade seguendo diete troppo rigide, può debilitare la memoria, la concentrazione e l’apprendimento. Se è eccessiva, invece, può portare allo sviluppo di malattie croniche, come l’epilessia.

Alimentazione migliore per la salute cerebrale

Conoscere qual è l’alimentazione migliore per la salute cerebrale ci consentirà di godere di maggiore salute, fisica e mentale.

L’amido è un altro carboidrato complesso formato da molecole di glucosio, utile al funzionamento del cervello. Per questo, è importante che la dieta preveda anche alimenti come le patate, il riso o la pasta.

Patate, cereali e pasta

Le proteine sono indispensabili per la produzione di neurotrasmettitori che si occupano di garantire il flusso di informazioni tra il cervello e il resto del corpo. Il pesce azzurro (tonno, sardine e salmone), la carne e le uova sono ottime fonti di proteine.

La frutta secca favorisce la circolazione sanguigna e l’arrivo dell’ossigeno a tutte le parti dell’organismo. Le noci, le mandorle o l’uva passa hanno una funzione antiossidante e antinfiammatoria grazie all’elevato contenuto di acidi grassi Omega 3, vitamine e minerali.

Come si trasformano gli alimenti in energia per il cervello?

Quando mangiamo, gli enzimi presenti nel sistema digestivo si occupano di scomporre l’alimento in tante parti. I carboidrati vengono scomposti in zuccheri semplici, le proteine in amminoacidi e i grassi in acidi grassi.

Questi composti percorrono il flusso sanguigno fino a raggiungere le diverse cellule del corpo. Alcuni, come il glucosio, arrivano direttamente ai vasi sanguigni del cervello. Altri, come gli acidi grassi, sono elementi strutturali delle membrane cellulari.

Abitudini alimentari che nuocciono al corretto funzionamento cerebrale

Saltare la colazione riduce l’apporto nutritivo al cervello e ne compromette il funzionamento fin dalle prime ore del mattino. Allo stesso modo, mangiare pochi o troppi zuccheri ne ostacola il potenziale.

La mancanza di attività fisica, un cattivo riposo, il fumo o il consumo di alcol e altre sostanze possono cambiare la struttura cerebrale a causa dei loro effetti nocivi sul sistema nervoso centrale. La mancanza di rapporti di amicizia, le reazioni violente e lo stress minano la capacità mentale.

Ragazza stanca

Una persona non diventa più o meno capace in base a ciò che mangia, ma scegliere l’alimentazione migliore per la salute cerebrale è comunque un aspetto che influisce sul rendimento e l’efficacia dei processi mentali. Anche se il glucosio è un elemento base, il modo migliore per nutrire adeguatamente il cervello è seguire una dieta sana ed equilibrata.

Magari, apportando qualche modifica alla vostra dieta, potete ottenere risultati sorprendenti nelle vostre attività di routine, come il calcolo, il ragionamento o la memoria, quindi perché non provarci?

Source: lamenteemeravigliosa.it

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