Per capire se lui è l’uomo giusto, studiate la sua stretta di mano. Come una specie di oracolo, il modo in cui una persona incontra e stringe la mano di uno sconosciuto è in grado di rivelare molte cose e – in un certo senso – addirittura di prevedere il futuro.
E’ quanto sostengono i ricercatori della Mailman School of Public Health e Columbia Aging Center della Columbia University, secondo cui la stretta di mano la dice lunga non solo su quanto potrebbe durare una relazione con quella persona, quanto lunga e sana sarà la sua vita e addirittura di quali patologie potrebbe soffrire maggiormente.
Misurando la forza delle strette di mano e incrociandola con i dati su stato civile e decessi, riporta Repubblica che ha illustrato lo studio, i ricercatori hanno scoperto che gli uomini con una presa più vigorosa avevano maggiori probabilità di essere sposati rispetto agli uomini con strette più deboli. Ciò non accade invece con le donne le cui strette non danno indicazioni sul loro futuro.
Ma non è solo una questione di amore.
Secondo gli scienziati la forza della presa è una misura consolidata di salute ed è stata precedentemente collegata alla capacità di far fronte alla vita in modo indipendente, oltre a prevedere il rischio di malattie cardiovascolari e mortalità. Lo percepiscono bene le donne che tendono a favorire i partner che danno segnali di forza e vigore. E c’è un motivo preciso: se le più longeve sposano uomini sani, allora entrambi possono contare su un periodo di indipendenza più lungo. Dovranno, cioè, prendersi cura più tardi del compagno/a. Dallo studio condotto emerge infatti che il numero di uomini con una stretta più debole non sposati era maggiore di quello di coniugati.
Secondo Vegard Skirbekk del Columbia Aging Center, “Negli ultimi decenni le donne sono meno dipendenti economicamente dagli uomini e allo stesso tempo gli uomini sono diventati progressivamente più dipendenti dalle donne sul fronte salute. Il fatto che molti uomini risultino soli e con una presa debole è un doppio carico per loro (mancano di forza e anche del sostegno che deriva dal matrimonio) e tutto questo suggerisce la necessità di dare maggiore attenzione a questo gruppo” più fragile in termini di salute. Le politiche per aiutarli potrebbero includere soluzioni abitative che incoraggiano l’interazione sociale, consulenze per prepararli alla vecchiaia e informazioni su come evitare che la vita da single abbia conseguenze negative sulla salute, conclude lo scienziato mettendo l’accento anche sull’opportunità di un sostegno finanziario.
Per sviluppare lo studio i ricercatori hanno preso ad esame un campione di cinquemila adulti che vivono a Tromsø, cittadina del nord della Norvegia. In particolare, gli studiosi hanno esaminato il legame tra stato civile e forza della presa in due gruppi: i nati nel 1923-35 e i nati nel 1936-48. Per misurare la correlazione si sono serviti di un “vigorimetro”, un semplice palloncino che doveva essere stretto dai partecipanti allo studio.
Source: www.agi.it
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