PMI, artigiani, liberi professionisti non sono immuni dalla trasformazione dei processi amministrativi e fiscali. Sistemi predispone soluzioni per stare al passo, rinnovando profondamente il loro modo di lavorare
L’evoluzione digitale dei processi aziendali e del business coinvolge proprio tutti, anche le organizzazioni che fino a oggi facevano riferimento a un’offerta tecnologica tradizionale e mirata, quella degli strumenti gestionali dedicati a piccole e medie imprese e agli studi professionali. «Sono per definizione soluzioni che digitalizzano documenti e processi» – osserva Francesco Eandi, responsabile sviluppo software di Sistemi (www.sistemi.com – www.sistemiamolitalia.it). «In questo senso, la tecnologia è sempre stata abilitante per cambiare e trasformare il modo di lavorare e questo è sempre stato il nostro lavoro: capire le esigenze e utilizzare la tecnologia per dare soluzioni efficienti a professionisti e piccole e medie imprese».
Nel mondo della fiscalità, un momento di svolta, racconta Eandi, è arrivato quando l’amministrazione finanziaria ha introdotto in Italia la trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi. «Di fatto con questo, il fisco ha dato il via a una trasformazione digitale, coinvolgendo operatori e intermediari. La trasformazione a cui stiamo assistendo invece ora, ha due elementi che la differenziano dalle precedenti trasformazioni indotte dalla tecnologia. Per prima cosa, è generalizzata perché riguarda tutti: microimprese, imprese strutturate, artigiani, liberi professionisti. E poi ha una piattaforma tecnologica condivisa, perché nel cloud trova uno strumento accessibile a tutti, per costi di servizio e di utilizzo». Come hanno risposto i clienti, non c’è un senso di “disappropriazione” rispetto al tradizionale modello della soluzione “in house”? Al contrario, sostiene Eandi. I rilevamenti svolti dai responsabili della qualità in Sistemi confermano che gli utenti apprezzano non solo la libertà di poter lavorare in modo nuovo, ma soprattutto la tranquillità̀ di avere programmi sempre aggiornati e i dati in un posto sicuro, con i back-up garantiti da vincoli contrattuali molto stringenti. I buoni livelli di gradimento sono stati aiutati da un grosso sforzo di comunicazione e formazione. «Abbiamo partecipato a osservatori e tavoli di lavoro con le istituzioni, i centri di ricerca e le associazioni di categoria per capire le modalità̀ migliori di contatto con il mercato. L’anno scorso siamo stati sul territorio, insieme ai nostri partner, con più di duecento eventi per spiegare ai nostri clienti come affrontare il cambiamento, altrettanti ne prevediamo quest’anno». È stato inoltre avviato il programma “Sistemi AGGIORNA” con webinar che coinvolgono ogni volta diverse migliaia di utenti. «Un grande sforzo organizzativo, che tuttavia ci permette di avere un contatto diretto con i nostri utenti e illustrare i dettagli del cambiamento».
#SISTEMI guida la trasformazione nel software per PMI e studi professionali
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Il coinvolgimento del partner, una figura chiave nei servizi di assistenza presso i clienti, è un punto essenziale, anche in questa rotta di “traghettamento”. Un modello di erogazione basato sul cloud sembrerebbe esporre le attuali dinamiche di mercato al rischio di disintermediazione, ma Eandi è pronto a fugare ogni perplessità. È possibile quindi estendere il valore del cloud all’intero ecosistema, includendo qui partner e preservando la loro relazione di prossimità con i clienti? «Certamente» – afferma Eandi. «Non solo è possibile, ma per noi è un elemento di forza. Il cloud è una piattaforma: elimina esigenze di infrastruttura, ma non elimina alcuna esigenza di servizio. La nostra è sempre stata un’azienda-rete, composta da noi e dai nostri partner e sarà così anche in questa evoluzione. La qualità del servizio è il fattore fondamentale su cui basiamo i nostri rapporti con i nostri utenti. Per garantire la qualità che vogliamo, i nostri partner sono fondamentali, perché solo grazie a loro possiamo mantenere alto il presidio dei servizi di prossimità o far comprendere le opportunità che si aprono con questo cambiamento. Senza il loro supporto non saremmo in grado altrimenti di seguire, fidelizzandoli nel tempo, decine di migliaia di clienti».
Source: www.datamanager.it
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