Categories: Psicologia

La passione è l’energia che mette le ali ai sogni

A volte la monotonia e la routine mettono un freno al “gusto della vita” e ci portano, senza volere, a spegnere la scintilla che ci dà l’allegria di vivere giorno dopo giorno. Quando svolgiamo delle attività con passione, queste si trasformano in micce che si accendono affinché la nostra esistenza sia entusiasmante ed abbia senso. Per esempio: vi siete accorti che se fate le cose con passione il tempo passa molto più velocemente?

La passione è un sentimento che si distingue per il suo essere molto intenso e profondo. Può invadere tutto il corpo, paralizzando i nostri pensieri. Ci genera soddisfazione e felicità per quell’attività che stiamo realizzando. Non bada al tempo né agli obblighi, ma nasce senza forzare l’attività in cui siamo impegnati. È come se ci invadessero, all’inizio di sorpresa, indescrivibili sentimenti di felicità e soddisfazione.

Per esempio, immaginate quel ragazzo che quando gioca a calcio, lo vive con tale intensità da dimenticare tutto il resto o quella donna che quando sale sulla pista da ballo cambia espressione ed inizia a divertirsi davvero. Avere passione per qualcosa vuol dire abbracciare il proprio movimento e il suo senso, serbando il desiderio intimo di ripetere quelle azioni che danno un’estrema allegria e felicità interiore.

Coltivare la motivazione per entrare in contatto con la passione

La motivazione è una componente psicologica che ci permette di orientare, mantenere e portare a termine i nostri comportamenti. Affinché appaia la passione, dobbiamo capire prima quali sono gli aspetti di noi stessi che ci motivano e ci spingono ad andare avanti. La motivazione sarà un fattore chiave per poter entrare in connessione con la nostra passione.

La passione è un ingrediente che sveglia la perseveranza e la motivazione. Ci invita, come se fosse il nostro combustibile, a mantenere vive le nostre mete e i nostri sogni, e a non gettare la spugna al primo cambiamento. Senza passione né desiderio non c’è energia per fare quello che ci piace e non possiamo spingerci a passare all’azione. La sua assenza ci rende schiavi della nostalgia.

Normalmente, possiamo parlare di due tipi di motivazione: quella estrinseca e quella intrinseca. La motivazione estrinseca si ha quando pratichiamo un’attività non per nostra propria soddisfazione diretta, ma per conseguire risultati che ci apportino un beneficio. In questo caso, raramente c’è una passione reale in ciò che facciamo. Per esempio, si parla di tutte quelle attività associate al nostro luogo di lavoro e che non ci piacciono: le facciamo perché in cambio ci pagano.

La motivazione intrinseca, invece, appare quando pratichiamo un’attività semplicemente per la soddisfazione di farla, senza aspettarci qualcosa in cambio oltre a quello che ci dà l’attività. Inoltre, la possibilità di scegliere è, in genere, uno dei segreti che apre le porte della motivazione intrinseca: questa libertà alimenta l’entusiasmo. È allora che possiamo cogliere l’impulso e sentirci padroni della nostra volontà per esplorare quello che ci fa divertire di più e ci rende più felici.

La passione appare quando entriamo in contatto con il nostro bambino interiore

Connettere con le nostre passioni non è sempre facile, perché man mano che diventiamo adulti iniziamo anche ad assimilare credenze che ci limitano e ci allontanano dalla nostra essenza più naturale e spontanea. A volte ci dimentichiamo dei nostri sogni e desideri e ci dedichiamo ad una vita rigida, lasciandoci trascinare dagli obblighi giornalieri.

Qualcosa che ci può aiutare a provare entusiasmo è riportare al presente il nostro bambino interiore, che vive dentro ognuno di noi e del quale siamo responsabili. Ricordate come eravate? Che cosa vi piaceva o vi entusiasmava? Per esempio, forse vi piaceva giocare in spiaggia e facevate castelli di sabbia o amavate fare puzzle e inventare storie.

Dobbiamo ascoltare il bambino che eravamo un tempo e che ancora esiste in noi. Questo bimbo è in grado di capire gli istanti magici. Noi sappiamo come soffocarne il pianto, ma non possiamo far tacere la sua voce.

-Paulo Coelho-

Aggiungete curiosità e interesse a quello che fate, come se fosse la prima volta che vi impegnate a fondo in ciò che vi piace e vi fa stare bene. Solo così combatterete la pigrizia e l’astio che nasce da un’agenda piena di impegni. Se non avete ancora trovato qualcosa che vi appassioni, dunque, potrete seguire la vostra curiosità cercando diverse attività che vi suscitino le emozioni di cui parlavamo prima.

Imparate e nutrite la vostra passione ogni giorno

La passione si può alimentare e imparare se riscattiamo l’attenzione che dedichiamo ai nostri doveri e impegni. Così, se ancora non avete trovato qualcosa che vi appassioni, potrete seguire la vostra curiosità finché non riuscirete a trovare diverse attività che vi facciano provare quell’emozione di cui parlavamo prima.

In questa riscoperta, dovrete esplorare il vostro mondo interiore e attendere alle vostre necessità più profonde. La passione mette le ali ai desideri e alle aspirazioni. Non importa il tempo di cui avrete bisogno, siete ancora in tempo per trovare quelle fonti di emozione positive che con il tempo sono affondate nella paglia del granaio della vostra libertà. Iniziate a dare importanza ai vostri sogni, perché sono il timone che può governare e dare un senso alla vostra vita a partire da ora.

Sono arrivato, senza sapere come. Poi ho pianto per un po’ e in seguito ho vissuto…senza dimenticarmi di piangere ed imparando a ridere. Perché ridere è davvero divertente.

 

Source: lamenteemeravigliosa.it

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