Anche se potrebbe avere accesso ad alcuni servizi sanitari, di fatto più di metà della popolazione mondiale non riceve i servizi essenziali di cui avrebbe bisogno. E più di 800 milioni di persone spendono almeno il 10% delle loro entrate per pagarsi le cure mediche. A loro è dedicata la prossima “Giornata mondiale della salute”, che l’Organizzazione mondiale della sanità celebrerà il 7 aprile.
Il tema della giornata sarà “Copertura sanitaria universale: per tutti e dovunque” e sarà accompagnata dalla campagna “Salute per tutti”, per richiamare i decisori di tutto il mondo a raggiungere l’obiettivo di una copertura sanitaria universale di buona qualità e senza barriere economiche.
Oggi circa 100 milioni di persone nel mondo finiscono in uno stato di estrema povertà per via delle spese sanitarie. “E’ inaccettabile che metà della popolazione mondiale non abbia la copertura per i servizi sanitari più essenziali – commenta il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus – Ma la soluzione esiste: una copertura sanitaria universale che consenta a tutti di avere i servizi di cui hanno bisogno, al momento e nel luogo necessario, senza difficoltà finanziarie”.
La situazione della regione europea dell’Oms è soddisfacente ma migliorabile, specialmente per quanto riguarda la tutela dell’equità nella salute delle categorie più svantaggiate. Per l’Italia si tratta di un anno importante, visto che ricorrono i quarant’anni della nascita del Servizio sanitario nazionale, istituito con la legge 833 del 23 dicembre 1978. A livello generale, conclude l’Oms, ci sono stati miglioramenti: è aumentato infatti il numero di persone che accedono a servizi chiave, come vaccinazioni, pianificazione familiare, terapie anti-retrovirali per l’Hiv e reti da letto anti malaria.
Source: lanuovaecologia.it