Tra il 21 e il 22 giugno, il Sole, nel suo viaggio apparente attorno alla Terra, raggiunge il punto più alto: è il solstizio d’estate, da qui in poi le giornate si accorciano.
Nei tempi antichi questo evento veniva celebrato con riti, si accendevano grandi fuochi e si recitavano incantesimi.
Questo era anche il momento per raccogliere l’Erba di San Giovanni, l’erba dell’amore. L’Hipericum perforatum L. Si raccoglieva al mattino di San Giovanni (24 giugno). Si pensava proteggesse da demoni e dalle streghe, che liberasse le case e le persone dai sortilegi, proteggesse dai fulmini, dagli incendi e da qualsiasi altra negatività.
Le ragazze ne mettevano un pugno sotto il cuscino, sicure di sognare il volto del futuro sposo. Quelle già fidanzate ne appendevano due mazzetti sopra la stufa. Se, seccandosi, si inclinavano l’uno verso l’altro, indicava che l’unione sarebbe stata duratura e felice.
Anche il mirto e la verbena, colti in questo periodo, servivano per gli oracoli d’amore, e, soprattutto , per impegnare reciprocamente le coppie alla fedeltà.
Maura Luperto
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