Secondo il team di ricerca la dislessia sarebbe legata ad alcune anomalie dell’occhio, in particolare a delle piccole cellule recettoriali in grado di confondere il cervello e far comparire i sintomi legati a questo disturbo. Ricordiamo che le persone che soffrono di dislessia hanno difficoltà a leggere, fare la divisione in sillabe, scrivere e studiare la matematica nonostante siano dotate di una normale intelligenza.
Il piccolo studio, realizzato presso l’Università di Rennes e pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, ha preso in esame gli occhi di 30 dislessici e di 30 persone senza questo problema. Quello che si è notato sono delle differenze nella disposizione delle cellule della retina dove si trovano i coni (fotorecettori) responsabili della visione dei colori (esistono coni per il rosso, per il verde e per il blu). Nelle persone non dislessiche si è evidenziato che il punto senza cono blu in un occhio era rotondo e nell’altro occhio era oblungo o irregolare. Ma nelle persone dislessiche entrambi gli occhi avevano lo stesso punto a forma rotonda. Ciò comporterebbe che il cervello venga facilmente confuso dalla visione di “immagini specchio” uguali tra cui non riesce a decidere.
Non tutti sanno che gli esseri umani hanno non solo un braccio e una mano dominante (destra o sinistra, tranne rari casi) ma anche un occhio dominante. La ricerca ha sostanzialmente scoperto che la maggior parte dei dislessici aveva entrambi gli occhi dominanti piuttosto che uno solo e questo porterebbe ad una visione sfocata e alla confusione durante la lettura e la scrittura.
Sarebbe questa correlazione con la vista a creare disagio facendo apparire le lettere in movimento o disposte nell’ordine sbagliato, la confusione può impedire anche di distinguere correttamente tra destra e sinistra.
Si sottolinea però che probabilmente questa è solo una delle possibili cause e non tutti i dislessici vedono l’origine del loro problema proprio nella vista. Il professor John Stein, esperto di dislessia e professore emerito in neuroscienze presso l’Università di Oxford, ha dichiarato che la ricerca è davvero interessante perché ha sottolineato l’importanza del dominio dell’occhio nella lettura ma che è improbabile che questa scoperta possa spiegare tutti i casi di dislessia.
Questa condizione, infatti, è ereditaria e colpisce il 10% della popolazione. Si pensa però che anche fattori ambientali possano in qualche modo essere responsabili della sua comparsa.
Gli scienziati si augurano che presto questa scoperta possa portare ad un potenziale trattamento che agisca proprio sulla vista per risolvere i sintomi legati a questo disturbo del neurosviluppo.
Source: greenme.it
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