Pronti per la ‘cometa di Natale’?
46P/Wirtanen, questo il suo nome, nelle ultime settimane si è avvicinata alla Terra, e il perigeo è previsto per oggi domenica 16 dicembre, quando sarà alla minima distanza dal nostro Pianeta (“appena” 11 milioni di chilometri) e al massimo della visibilità.
La potremo scorgere in cielo accanto all’ammasso delle Pleiadi, anche a occhio nudo, qualche ora dopo il tramonto. A patto di trovarci sotto un cielo particolarmente buio, lontani dalle luci delle città.
Ecco come fare a osservarla: Se ci si trova in montagna o sotto cieli privi di inquinamento luminoso, lontani dalle città, è possibile già da qualche giorno scorgerla a occhio nudo. Ma non avrà il classico ‘vestito da cometa’, al quale siamo abituati.
La prospettiva, infatti, fa sì che la sua coda rimanga nascosta alla nostra vista. Per cui si presenterà a noi con un alone diffuso di colore verde, la sua chioma, accesa dal vento solare.
(Foto: Twitter/@NikeSkywalker)
Il 16 dicembre la troveremo vicinissima all’ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. Uno degli oggetti celesti più facilmente riconoscibili.
Lo avrete notato tutti, almeno una volta: È quel gruppetto di stelle brillanti che fa mostra di sé alzando lo sguardo sopra la costellazione di Orione, a destra delle stella più luminosa del Toro, Aldebaran.
(Foto: Twitter/@astrogeo)
Se trovare la sua posizione sarà piuttosto facile, scorgerla a occhio nudo potrebbe non esserlo: “La sua luminosità è pari a 3,5 ma è distribuita in maniera diffusa, per questo è più difficile da individuare rispetto a una sorgente puntiforme come una stella – spega Paolo Candy, direttore dell’Osservatorio Monti Cimini, in provincia di Viterbo – ma già con un piccolo binocolo appare davvero molto bella”.
Il tutto, mentre ad animare il cielo di dicembre ci sono ancora le Geminidi.
Il picco delle stelle cadenti è appena trascorso (nella notte tra il 13 e il 14 dicembre erano previste anche più 100 meteore all’ora). E il radiante, il punto del cielo dal quale sembrano originarsi, è poco distante dal Toro. Si trova infatti nella costellazione dei Gemelli, dalla quale questo sciame meteorico, tra i più intensi dell’anno (se la batte con le Perseidi di agosto) prende il nome.
Non sarà raro, quindi, imbattersi in una scia brillante mentre si è intenti a sbirciare in quella zona di cielo.
Candy è riuscito a catturare in un fortunato scatto la cometa e la scia di una meteora: “In tanti anni che faccio foto non mi è mai capitato, perché le Geminidi sono velocissime. Ma questa è un’ottima occasione per provare a ritrarle, con foto a largo campo, assieme alla cometa”.
(Foto di Paolo Candy, direttore dell’Osservatorio dei Monti Cimini)
Chi non è abbastanza fortunato da godere di un cielo privo di nubi, potrà ammirare la cometa (anche in streaming) attraverso uno dei numerosi eventi organizzati sul territorio italiano. Potete consultare la lista in fondo a questo articolo di Matteo Marini su repubblica.it.
Source: www.deejay.it
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