Nascosti nei terrapieni di terra per ripararsi dagli elementi naturali, i Garður Landhome fanno parte di un progetto più ampio, che si concentra sul portare la vegetazione nativa di nuovo nella zona.
Gli archietti dello studio con sede a Reykjavik hanno progettato questa suggestiva casa pensata per il paesaggio islandese collinare con tecniche costruttive simili a quelle usate dai loro antenati, i vichinghi.
Avvolta in un caldo tappeto erboso, la casa si trova sulla riva orientale del fiume Ytri Rangá, la terra intorno è per lo più sterile da due anni a causa della cenere caduta dal vicino vulcano Hekla.
Le strutture edilizie tradizionali della zona sono troppo esposte alle condizioni climatiche rigide. Tuttavia questa piccola casa è isolata grazie alle mura fatte di terra e verde, che la proteggono dal freddo.
All’interno, la piccola casa ha una zona living con la cucina al centro, due camere da letto, bagno e ingresso. Le pareti esposte a nord e sud sono completamente vetrate, incorniciano il vulcano Hekla e sfruttando la luce del sole regalando un panorama mozzafiato.
Mobili e pareti interne sono rivestite da legno massello di rovere.
Un luogo che sembra regalare già ad un primo sguardo la sensazione di pace e armonia che solo la Natura è in grado di dare.
Francesca Mancuso
Source: greenme.it
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