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La canzone scientificamente pensata per fare felici i bambini

Credo che poche cose alimentino una sensazione di impotenza in un adulto come il pianto di un neonato. Non puoi parlarci, non puoi abbassare il volume, non li puoi spegnere – niente. Per questo l’Università Goldsmiths di Londra si è posta una sfida: comporre una canzone scientificamente programmata per rendere felici i bambini. Ci hanno pensato Caspar Addyman, esperto in psicologia dello sviluppo infantile, e Lauren Stewart, esperta in psicologia musicale.
Insieme, i due sono partiti dal discernere, tra i suoni preferiti dai bambini, quelli che li divertivano di più in assoluto. So che volete conoscerli, eccoli qui: “boo!” (66% dei bambini), pernacchie (57%), starnuti (51%), risate di bambini (27%) e versi di animali (23%). Inoltre, come sappiamo, i neonati rispondono positivamente alle sillabe occlusive(“ba” più di “la”, per intenderci)

Con questo bottino di generici – ma preziosi! – suoni in mano, gli studiosi sono andati dalla cantante Imogen Heap (non vi prendo in giro, è vero!), che ha composto il brano usando il suo pargoletto di 18 mesi come “cavia”.

The Happy Song, una volta completa, è stata sottoposta a una severa giuria di venti bambini, che pare siano impazziti di gioia. Adesso i professori intendono continuare a lavorare sulla traccia, impiegandola anche per studi più approfonditi sulla psicologia infantile e il ruolo della musica nell’età evolutiva. Intanto, voi potete ascoltare il Sacro Graal qui, ma a vostro rischio e pericolo: è gravemente addictive anche per gli adulti!

Source: freedamedia.it

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