C’è una nuova consapevolezza, quella che l’inquinamento marino da plastica è un problema globale e che ognuno deve fare la propria parte per arginare la catastrofica profezia per cui nel 2020 a nuotare ci saranno solo sacchetti e rifiuti.
Xavier Peters è uno dei pescatori che da persona che inquinava gettando le reti spezzate in acqua, si è trasformato in sostenitore dell’ambiente. Ogni giorno raccoglie rifiuti dal mare e da quando il progetto è iniziato sono state già eliminate 65 tonnellate di plastica, portate poi nel primo centro di riciclaggio della regione.
I rifiuti hanno creato occupazione: il Dipartimento per l’empowerment, creato proprio per favorire il lavoro, ha assunto delle donne per gestire l’impianto e selezionare la plastica che viene poi impiegata per creare asfalto nelle strade. Abbiamo già parlato di esempi simili, questo tipo di asfalto esiste già in Olanda, a Londra ma anche in Ghana e i vantaggi sono tantissimi: le strade durano più a lungo, sono ricoperte con materiali riciclati al 100%, si riduce l’uso dei combustibili fossili e dell’impronta di carbonio, si usano plastiche indesiderate e si aiuta a promuovere un’economia circolare.
L’intera comunità è rinata grazie a questo progetto che ha giù ricevuto il consenso dei villaggi vicini così da creare altri centri di recupero e trasformare la plastica in denaro.
Source: greenme.it