Instapaper, lo storico servizio di bookmarking online, ha annunciato che diventerà nuovamente un’azienda indipendente, questo dopo essere stata acquisita da Pinterest due anni fa.
Il servizio è una delle prime applicazioni read-it-later (“leggilo dopo”), ovvero tutte quelle applicazioni che consentono agli utenti di salvare articoli e pagine Web per poterle poi leggere offline su tablet, telefoni e anche su Kindle e altri dispositivi E Ink.
La decisione di diventare nuovamente indipendente non avrà – almeno nell’immediato – alcuna conseguenza per gli utenti, secondo quanto dichiarato dal team di Instapaper in un comunicato stampa.
Le stesse persone che hanno lavorato su Instapaper continueranno a farlo durante questo passaggio. “Abbiamo in programma di continuare a offrire un servizio robusto incentrato sui lettori e sull’esperienza di lettura per il prossimo futuro”, ha affermato la società.
“Infine, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a Pinterest per essere stati grandi amministratori del prodotto negli ultimi due anni. Con il loro supporto, abbiamo ricostruito la ricerca, introdotto un’estensione per Firefox, realizzato una serie di ottimizzazioni per i più recenti sistemi operativi mobili e altro ancora. Il nostro obiettivo è fornire agli utenti un’ottima applicazione di lettura, abbiamo apprezzato l’opportunità di farlo su Pinterest e siamo entusiasti di continuare il nostro lavoro.”, conclude il comunicato ufficiale.
Il servizio (che al momento non è più disponibile in Europa poiché la sua politica sulla privacy non è conforme alle nuove regole GDPR messe in atto a maggio) è stato fondato e creato da Marco Arment nel 2007 per poi essere venduto dallo stesso fondatore nel 2012 a Betaworks.
Viene da chiedersi quanto siano ancora popolari servizi di questo genere, ormai per lo più integrati in molti dei browser attuali e forse meno fondamentali nel 2018, tempi in cui la pervasività delle connessioni online è molto più intensa rispetto invece al 2007, quando ritrovarsi offline era molto più frequente.
Source: www.macitynet.it