PALERMO (ITALPRESS) – Pieno successo per il primo round del seminario per arbitri e capitani delle squadre nell’Eccellenza e nella Promozione in Sicilia. E’ stato l’atto inaugurale – riservato a ‘fischiettì e società – di una pregevole iniziativa del presidente del Comitato regionale della Lnd, Sandro Morgana, al fine di migliorare sempre più il movimento calcistico isolano. E già si apprende che a livello nazionale si guarda con attenzione a questo genere di incontri che, come ha specificato Morgana, “non è un confronto oppure un faccia a faccia fra due parti talvolta in contrasto sui campi sportivi, bensì un’occasione e un sistema per conoscersi e capirsi meglio, per un futuro che sia scevro da incomprensioni e screzi. Si sente l’esigenza di migliorarci e cerchiamo di sviscerare il perchè della violenza che purtroppo dilaga. Dobbiamo sforzarci di trovare un modo diverso di stare in campo, condividendo arbitri e capitani i momenti di gioia e quelli di ansia, affrancati da uno sguardo di comprensione reciproca. Tutti protesi a lanciare un sereno sguardo verso il futuro, dimenticando di fretta ciò che è accaduto ieri. Ed in proposito posso dire che questo inizio di stagione non ha registrato alcun incidente specifico”. “Insomma – ha precisato Morgana – quello che celebriamo è un incontro che vuole avvicinare le due categorie, spesso in contrasto di vedute su un determinato evento di gioco, ma profondamente accomunate nei 90 minuti di gioco, nella speranza di cacciar via l’amaro ricordo delle 34 aggressioni agli arbitri verificatesi nella stagione scorsa, 28 delle quali ad opera di calciatori, le altre sei a firma di dirigenti”.
All’insegna del motto “Tutti uniti contro la violenza per costruire un calcio migliore”, i lavori sono iniziati al mattino, protraendosi sino al pomeriggio inoltrato, con un qualificato parterre di docenti e comunicatori. Dopo quelli di Morgana e del vicepresidente Dino Corbo, la giornata ha registrato gli interventi delle docenti universitarie Laura Santoro, avvocato ed ordinario di diritto privato nonchè vicepresidente della quarta sezione del Collegio di Garanzia dello Sport, e Martina Di Marco, psicologa dello sport con all’attivo un Master in psicologia dello sport. Fra gli argomenti trattati la violazione della lealtà sportiva (citato l’esempio clamoroso dello scontro Zidane-Materazzi). A rappresentare le società Fabio Montesano, amministratore delegato dell’Enna. “Purtroppo si approda troppo spesso alla carica di dirigente di società soltanto perchè si dispone di qualche ora di tempo libero. Ma la cultura del calcio e la relativa competenza quando te la fai? Quanto tempo occorre per capire lo stato d’animo degli arbitri?”. Fra i relatori anche il fischietto Rosario Abisso – 90 partite in Serie A ed altrettante in ‘B’ – che ha auspicato l’instaurazione di un clima di comprensione ed accettazione nei rapporti arbitro-giocatori. Abisso ha sottolineato che se da un lato gli atleti dovrebbero comprendere che l’arbitro, in assoluta buonafede, può sbagliare, dall’altro il direttore di gara deve ‘semprè tenere presente che chi protesta dopo aver subito un fallo è sotto choc per il trauma a sorpresa appena patito e dunque va compreso nel suo particolare stato d’animo. E se Corbo si è soffermato sui rapporti fra arbitro e società, il presidente regionale dell’Aia Cristina Anastasi ha affrontato la questione dell’interpretazione dei falli subiti da un giocatore lanciato a rete, con tanto di filmati a supporto. In chiusura Morgana ha dato appuntamento al secondo round, previsto nel corso della prossima settimana a Catania, mentre per venerdì a Caltanissetta è previsto un incontro di lavoro riservato ai delegati-stampa del comitato regionale, delle nove delegazioni provinciali e di quella distrettuale di Barcellona Pozzo di Gotto.
– foto ufficio stampa LND Sicilia –
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