James Hillman nel suo libro “Il codice dell’anima” scrive che “ognuno di noi è una ghianda” riferendosi al fatto che ogni individuo è unico e unica è la sua progettualità.
Ogni bambino crescendo dovrebbe sviluppare quelle potenzialità e quel carattere che sono contenuti nel nostro nucleo originario, tuttavia questo non accade se non di rado perché sia i genitori, sia gli educatori e la società spingono i piccoli verso modi di essere che non gli appartengono. È così che un piccolo che potenzialmente potrebbe essere forte e determinato si ritrova a crescere debole e piagnucoloso.
Diventa allora molto importante cercare di cogliere i segnali che la nostra ghianda emette sin da quando siamo bambini.
I disegni dei piccoli o ciò che scrivono sono indicativi per scoprire i talenti veri di ognuno. Leggerli a volte diventa fondamentale per dare il giusto indirizzo e far emergere la vera natura.
Pertanto da come i bambini disegnano arcobaleni, case, recinti, nodi sui tronchi degli alberi, se si disegnano in braccio a uno dei genitori piuttosto che molto piccoli, stanno esprimendo il loro bisogno di protezione e il loro disagio.
Maura Luperto
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