I fan della famiglia Simpson possono rimanere tranquilli. Apu, il loro amato proprietario del Jet Market di Springfield, non sarà cancellato dallo storico cartone animato ambientato negli Stati Uniti che da quasi 30 anni unisce diverse generazioni di appassionati. Il rischio di addio al personaggio indiano era stato paventato a causa dell’accusa di razzismo portata avanti da alcuni personaggi famosi «connazionali» di Apu, che ritenevano troppo caricaturale la figura del rivenditore emigrato negli States.
A smentire la cancellazione del personaggio di Apu è stato Al Jean, produttore esecutivo dei Simpson che ha risposto all’annuncio dato qualche giorno fa da Adi Shankar – produttore cinematografico indiano, che aveva detto di aver ricevuto notizie preoccupanti sulle sorti del proprietario del Jet Market di Springfield nelle prossime stagioni dei Simpson – spiegando come non ci sia nulla di vero e che Shankar non faccia parte dello staff del cartoon quindi non è titolato a parlarne.
Apu e le accuse di razzismo
Le accuse di razzismo contro i Simpson sono piovute dopo la pubblicazione del documentario «The problem with Apu» scritto e condotto dal il comico di origine indiana Hari Kondabolu. Secondo lui, il personaggio di Apu Nahasapeemapetilon è troppo caricaturale, stereotipato, arretrato, poco realistico e offensivo per la comunità indiana negli Stati Uniti. Una battaglia a cui si sono legate anche diverse altre star connazionali, come l’attrice Priyanka Chopra.
Le caricature dei Simpson da tutto il mondo
Da quasi 30 anni i Simpson hanno fatto delle loro caricature – anche del sistema americano e degli statunitensi stessi – la loro forza e non sono mai state prese di mira determinate comunità. Ci sono i personaggi «italiani» di Tony Ciccione – il boss mafioso della zona – e del cuoco Luigi Risotto, il bambino tedesco e grassottelo Üther Zörker, il clown ebreo Krusty e tanti altri. Fino ad arrivare allo stesso Homer Simpson, emblema dell’americano medio tutto «U-S-A! U-S-A!». Insomma, si tratta di un cartone animato che ha fatto la storia prendendo in giro tutti e, soprattutto, prendendosi in giro da solo.
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