Il mito di Mnemosyne
Dea della memoria, figlia di Gea (Potenza divina della Terra )e Urano (Dio del Cielo).
Dalla sua unione con Giove durata nove notti nacquero le nove muse, ovvero le qualità trascendenti dell’affettività, capaci di dispiegare con le loro arti e le loro musiche le potenzialità creative della psiche.
Per il mito, la memoria, è un’esperienza ancestrale affettiva, solo quando viene visitata dal potere ordinatore della coscienza cosmica (il padre degli dei) la memoria può partorire le Arti dell’animo umano.
Per la coscienza che vuole risalire alle origini è un invito a liberarsi dai falsi ricordi per ritrovare la vera essenza originaria.
Quindi simbolicamente la memoria può essere considerata come la “coscienza interna del tempo”.
Maura Luperto