“Verremo incontro ai clienti, ma questo anticipo ci mette in ulteriore difficoltà“. Federico Bronzetti titolare del Tortuga beach a Rimini non esulta per la scelta della Regione di anticipare a questo fine settimana l’apertura degli stabilimenti balneari, prima prevista per lunedì 25. Anche perché mancano ancora all’appello le ordinanze comunali che declinano quella regionale. “Siamo indietro con i lavori e non abbiamo le attrezzature”, spiega, per cui nel fine settimana ci saranno alcuni lettini ma niente ombrelloni. Senza dimenticare che le ruspe per spianare la spiaggia non sono ancora arrivate. E rimarranno chiusi anche ristorante e bar. “C’è tanta voglia di mare ma un anticipo così ci mette in difficoltà, non siamo ancora preparati per l’accoglienza”. Certo, aggiunge, “siamo sicuri che la spiaggia possa essere il posto più sicuro, ma occorre dare il tempo di adoperarsi”.
Di solito si inizia a febbraio, mentre quest’anno “siamo arrivati in spiaggia il 4 maggio e senza ordinanze comunali- aggiunge Bronzetti- non sappiamo ancora con precisione a che distanza mettere gli ombrelloni, quanti lettini si possono dare”. Con ogni probabilità, e “facendo le corse, saremo operativi per metà giugno”, conclude. A Riccione la Cooperativa Bagnini, con un centinaio di associati coglie anche un aspetto positivo. “Si cerca di dare un segnale, dopo tanta sofferenza, di apertura e rilancio”. Andando incontro, argomenta il presidente Diego Casadei, alle “esigenze degli stabilimenti già pronti, in altre zone, e a quelle dei turisti”. Nel riminese “ci mette un po’ in difficoltà- non nasconde- siamo stati chiusi per due mesi”.
Ma non si tratta nemmeno, prosegue, di una “questione strutturale”: l’ordinanza regionale è in via di emanazione, i protocolli sono stati pubblicati da poco, mancano le ordinanze comunali. Siamo tutti in grande difficoltà”. Anche perché, per ricevere i clienti, è necessario un insieme di dotazioni. “Dobbiamo ancora capire cosa ci vuole, reperire il materiale. In molti non riusciranno ad aprire, siamo tutti in affanno”. Inoltre in questo fine settimana i turisti potrebbero pensare di trovare tutto aperto, invece sarà una situazione a “macchia di leopardo”.
Qualche stabilimento riuscirà a piazzare lettini e ombrelloni, ma le ruspe sono ancora al lavoro in spiaggia. “Da zero a 100 in tre secondi”, ribadisce Casadei, partendo lunedì “avremmo avuto una settimana per rodare la macchina”. Difficile dire, conclude, quanti apriranno, “la zona è stata bloccata, gioco forza siamo in ritardo”.
I bagnini a “sud” della provincia di Rimini, invece, non si sono fatti prendere alla sprovvista dall’accelerata data dalla Regione. All’Altamarea Beach di Cattolica assicurano che sabato saranno pronti ad accogliere gli amanti della tintarella in tutta sicurezza: “Siamo aperti per elioterapia, come previsto dall’ordinanza- spiega Daniela Bartoli- non sarà possibile fare il bagno”. E come previsto dalle direttive, gli ombrelloni ci saranno, ma con le dovute distanze: “Stiamo prendendo le misure in questi giorni- spiega l’operatrice turistica- per sabato ce la facciamo, anche perché non ci sarà una spiaggia piena come a ferragosto, anticipiamo solo di qualche giorno rispetto alle previsioni”. Se ci saranno novità anche rispetto alle tariffe, la bagnina ancora non sa rispondere: “Attendiamo le disposizione della cooperativa che ci sta ragionando- spiega- ma ci preoccupa di più aprire in sicurezza, ci siamo attrezzati con i pannelli in plexiglass per le casse, con i gel disinfettanti, le distanze degli ombrelloni che quest’anno saranno ancora più ampie”.
Roberto Baldassarri, presidente della Cooperativa bagnini di Cattolica, spiega che non tutti saranno pronti, ma “oltre il 50% degli operatori aprirà“. Anche se “ci sono ancora due giorni di tempo per gli allestimenti- chiarisce- per molti mancano i prodotti igienizzanti e i vari cartelli che indicano gli obblighi da tenere per gli ospiti degli stabilimenti”. Non tutti sono riusciti a reperirli. La previsione però è che per la fine del mese tutti i bagnini della Regina saranno pronti ad accogliere i turisti: “Dobbiamo dare un segnale che ci siamo e ce la facciamo”.
Tra gli stabilimenti che non apriranno gli ombrelloni, pochi chilometri più a nord del litorale, a Misano, c’è la Baia degli Angeli. “E’ vero che è possibile aprire già da sabato- spiega il titolare, Giovanni Ticchi- ma allestire la spiaggia richiede tempo“. Purtroppo, a causa dell’emergenza covid, “il via libera ai lavori per noi è arrivato molto tardi, ma- assicura- saremo sicuramente aperti però dal 29 maggio“.
La riapertura anticipata è vissuta con incertezza e cautela anche a Cesenatico, dove diversi stabilimenti balneari sono per la linea della prudenza e per questo weekend saranno aperti solo con bar e ristoranti. Per questo sono pronti quasi tutti – gli stabilimenti ci stanno lavorando da giorni, con tanto di annunci su facebook alla clientela affezionata), ma per molti è troppo presto invece per avere già gli ombrelloni sistemati. La notizia della riapertura anticipata li ha colti di sorpresa stamattina e così, in corsa, molti stanno cercando di attrezzarsi per riuscire ad accontentare i clienti se non altro coi lettini. “Non avremo gli ombrelloni già da sabato- dicono da un grande stabilimento balneare di Cesenatico levante- pensiamo che in questa fase ci voglia cautela e aprire così in fretta e furia farebbe creare assembramento in pochissimo tempo. Preferiamo prepararci per tempo per la prossima settimana”.
Stesso discorso da parte di altri ‘bagnini’, che lamentano il fatto di non aver potuto riprendere i lavori in spiaggia fino all’altro giorno. “La duna è stata abbattuta due giorni fa, impossibile allestire la spiaggia per sabato. Faremo uno sforzo e metteremo dei lettini per accogliere i bagnanti”. I ristoranti, invece, sono quasi tutti pronti e nel weekend aspettano i loro clienti. Con cautela, però, e tante istruzioni. Come quelle che il bagno Marè pubblica sulla propria pagina facebook: prenotazione obbligatoria (anche per l’aperitivo), numero limitato di tavoli, accompagnamento al tavolo, mascherina obbligatoria (chi non ce l’ha la può comprare a 0,50 euro fino a esaurimento).