“Da una situazione di grande crescita da cui proveniva, il turismo è il settore più colpito da questa crisi e oggi è davvero in ginocchio. L’assenza del turismo internazionale per un tempo che non sappiamo comporterà una crisi strutturale che va governata con strumenti straordinari”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in una informativa urgente alla Camera sulle iniziative per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. “Ecco per questo- ha spiegato ancora il ministro- non ho chiesto lo stato di crisi, che è uno strumento che si usa quando tutto il resto è ordinario. Ma stavolta lo stato di emergenza è su tutti i settori e gli strumenti sono bel oltre lo stato di crisi, ma di stato di stracrisi per tutti i settori. Quello che ci chiedono imprese e cittadini è concretezza di interventi”.
“VERSO FONDO PERDUTO A PMI SOTTO 5 MLN FATTURATO”
“Approveremo il decreto 55 miliardi in tempi molto brevi. Tra gli strumenti c’è un intervento per le imprese commisurato al calo di fatturato che sarà diverso a seconda del fatturato dell’azienda. Uno dei limiti su cui si ragiona è 5 milioni di euro, sotto i quali l’intervento dovrebbe essere a fondo perduto, riguarderà la quasi totalità delle piccole e medie imprese turistiche”, ha detto ancora Franceschini.
“BONUS VACANZE VORREMMO ARRIVASSE A MLN FAMIGLIE”
“Il bonus vacanze è uno degli strumenti più forti dell’intera manovra. Vorremmo che arrivasse a diversi milioni di famiglie”, ha detto Franceschini, ricordando che il bonus “è un tax credit che prevede che le famiglie, in base al reddito Isee, possano usarlo nelle strutture turistico ricettive e il credito d’imposta potrà essere ceduto all’80% al titolare dell’albergo che potrà usarlo in credito d’imposta nel mese immediatamente successivo. Quindi è una immissione di liquidità importante nel settore degli alberghi e un aiuto alle famiglie a reddito medio-basso“.
“UNITI, OPEROSI E SOLIDALI PER RICOSTRUZIONE”
“Abbiamo davanti una fase di ricostruzione in cui dobbiamo imparare molto dalla lezione che ci dà la storia. L’Italia dopo la Seconda guerra mondiale ha dimostrato una capacità straordinaria. Eravamo poveri e distrutti da guerra, lo stesso patrimonio culturale devastato. Eppure ci fu una capacità straordinaria del Paese di ricostruirci e diventare in poco tempo la quinta potenza industriale del mondo. C’era una durezza dello scontro politico molto più forte di quella di oggi. Però i nostri genitori sapevano che c’era qualcosa che univa. Vorrei che imparassimo da quello e vorrei che anche noi fossimo uniti, operosi e solidali nella ricostruzione”, ha detto Franceschini alla Camera.
“BISOGNA APRIRE IN FRETTA ANCHE CINEMA E TEATRI”
“Oltre ai musei, riapriranno anche cinema e teatri, probabilmente in date diverse a seconda delle condizioni. Anche perché nella scorsa legislatura li abbiamo dichiarati servizi pubblici essenziali e siamo l’unico Paese al mondo che ha avuto la forza di farlo. E allora se sono servizi pubblici essenziali per la vita delle persone bisogna che riaprano e dobbiamo andare prudentemente ma in fretta in quella direzione”, ha affermato Franceschini.
“Stiamo lavorando perché il 18 maggio riaprano mostre e musei che saranno in grado di rispettare le prescrizioni. È più complicato il tema dei luoghi affollati. Arriveranno le prescrizioni anche per questo- ha detto- che saranno molto probabilmente distinte tra eventi all’aperto e eventi al chiuso. L’estate avrà molti eventi all’aperto, che anzi vorremmo incentivare, sapendo però che in alcuni casi il problema è in platea, ma in alcuni casi è anche sul palco. Ma c’è una grane creatività per cui molti teatri stanno già studiando le condizioni per rispettare le prescrizioni”.