Categories: Curiosità

Google Maps ci porta in viaggio anche negli altri pianeti del sistema solare

 

Una vera chicca per gli amanti del cielo. Di recente Google ha annunciato un aggiornamento divertente, che permette di visitare virtualmente alcuni pianeti, da Venere a Plutone, e le loro lune. In tutto, sono 16 i corpi celesti che Google Maps permetterà di vedere da vicino, anche se non dal vivo.

Va detto anche che anche se Google abbia messo a disposizione immagini dettagliate di Marte e della nostra Luna, queste non erano direttamente accessibili dall’interfaccia. Adesso invece, basterà navigare con Google Maps, un po’ come facciamo quando cerchiamo un luogo terrestre, per volare nell’universo o almeno nel nostro piccolo quartiere all’interno del sistema solare.

Come fare per visitare i pianeti?

Per accedere alle immagini ci sono due modi: si può semplicemente ridurre la visualizzazione di Google Maps terrestre fino a quando non si raggiunge lo spazio esterno oppure basta cliccare qui.

Vent’anni fa, l’astronave Cassini lanciò da Cape Canaveral alla scoperta dei segreti di Saturno e delle sue numerose lune. Durante la sua missione, Cassini registrò e inviò quasi mezzo milione di immagini sulla Terra, consentendo agli scienziati di ricostruire questi lontani mondi come mai era stato fatto fino ad ora.

“Adesso puoi visitare questi luoghi – insieme a molti altri pianeti e le lune – da Google Maps direttamente dal tuo computer. Per un divertimento extra, prova a zoomare dalla Terra fino a quando sei nello spazio!” spiega Google sul blog ufficiale.

Quali corpi celesti si possono esplorare?

Non solo la Terra. Con la nuova funzione, potremo visitare Mercurio, Venere, la nostra Luna, Marte, l’asteroide Cerere, tre lune di Giove (Io, Europa, Ganimede), sei satelliti di Saturno (Mimas, “Encelado, Dione, Rea, Titano, Giapeto) e infine Plutone.

“Esplora le pianure ghiacciate di Encelado, dove Cassini ha scoperto acqua sotto la crosta della luna. Vola sotto le spesse nubi di Titano per vedere i laghi di metano. Ispeziona il cratere massiccio di Mimas”.

L’artista astronomico Björn Jónsson ha assemblato le mappe planetarie di Europa, Ganimede, Rea e Mima lavorando con le immagini della Nasa e dell’Agenzia spaziale europea.

La Stazione Spaziale Internazionale

È possibile anche vedere la Terra come gli astronauti a bordo della ISS. Provate ad ammirare il nostro splendido pianeta dalla Cupola, la straordinaria finestra dalla quale gli astronauti ci regalano immagini mozzafiato.

Source: greenme.it

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