Forse perché stiamo piano piano uscendo dalla crisi, o forse perché nonostante le difficoltà economiche alle vacanze non si rinuncia mai. Sta di fatto che quasi tutti gli italiani andranno in vacanza questa estate. E’ vero che si recheranno soprattutto in Italia, ma saranno in crescita le destinazioni estere. E il prezzo della vacanza preoccupa sempre meno.
E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano (Tci) condotta sui suoi associati.
Il 58% degli italiani rimarrà in Italia. Il dato è in discesa rispetto al 2016, quando arrivava al 68%. Intervistati sull’immagine che hanno le nostre Regioni, i membri del Tci hanno ritenuto soprattutto il Trentino Alto-Adige interessante sotto diversi punti di vista, tra cui spiccano le vacanze che prevedono escursioni e la sicurezza dalla criminalità che la regione sembra offrire. Per quanto riguarda il divertimento, è soprattutto l’Emilia Romagna che sembra offrire garanzie. Altre regioni gettonate saranno Sardegna, Puglia e Sicilia.
Crescono le mete estere, per andare verso le quali aumenta anche l’uso delle agenzie di viaggio (22%, in aumento rispetto al 2016 quando le utilizzava solo il 10% dei vacanzieri italiani). Le destinazioni preferite saranno Grecia (17%), Spagna (12%) e Francia (11%); mete che, per quanto all’estero, sono forse per noi economicamente più convenienti. La Francia sarà meno frequentata rispetto all’anno scorso, probabilmente per le paure emerse dopo i recenti attentati. Lo stesso elemento che forse ha fatto crollare anche le partenze verso la sponda Sud del Mediterraneo.
La destinazione prevalente è il mare (46%), sopratutto per la fascia d’età 30-45. Molti vanno anche nelle città d’arte (20%) e in montagna (15%). Chi resta in Italia sceglierà soprattutto mare e monti mentre chi va all’estero opta soprattutto per una bella e nota città. In calo le destinazioni rurali e i piccoli borghi, altro segnale della ripresa in corso.
Quest’anno cresceranno le prenotazioni in hotel e villaggi turistici: il 51% degli italiani in vacanza ne farà uso, contro il 41% dell’anno scorso. Al secondo posto appartamenti in affitto (21%) e al terzo i campeggi (8%). Scende l’utilizzo delle seconde case di proprietà: dal 14% al 5%.
Dati che fanno ritenere che la crisi si faccia sentire sempre meno, e confermati da quelli riguardanti le aspettative sui pernottamenti. Gli intervistati richiedono soprattutto pulizia, una buona posizione sul luogo visitato e una buona accoglienza, più che un buon prezzo.
E’ inoltre in calo la tendenza a non reperire informazioni sui luoghi di destinazione, che segnalerebbe una scelta di località abituali. Era al 46% nel 2016, diventa 35% nel 2017. Dunque le mete poco note sono diventate nuovamente appetibili. E’ soprattutto la rete (34%) ad essere utilizzata per saperne di più.
Si parte soprattutto ad agosto e a luglio. E, novità di quest’anno, più a settembre (31%) che a giugno (29%).
Gli intervistati hanno come motivazione della loro partenza soprattutto staccare la spina (32%) e conoscere e imparare (29%).
Source: www.agi.it
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