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Giorno della marmotta: il verdetto di Phil

Giorno della marmotta: il verdetto di Phil
3 febbraio 2017

Allora, a quanto pare quella della marmotta che fa le previsioni del tempo è davvero Una Cosa, negli Sati Uniti. Ne avevo dei vaghi ricordi mutuati dall’antica visione di Ricomincio da capo, il film del 1993 con Bill Murray (che in originale si intitola appunto Groundhog Day), ma non piacendomi Bill Murray (SCUSATEMI) non ho mai rivisto il film da adulta e non mi ero mai chiesta se la faccenda della marmotta fosse vera. Ebbene, lo è.

C’è questo posto in Pennsylvania (che nel ’93 confondevo con la Transilvania), Punxsutawney (che nel ’93 non avrei saputo pronunciarlo, ma forse neanche adesso), in cui ogni anno la gente si raduna per farsi gli affari di una povera marmotta chiamata Phil. Se Phil esce dal suo rifugio e non vede la propria ombra perché la giornata fa schifo, l’inverno sarà breve; se invece la giornata è splendida e l’ombra di Phil molto lunga, lei (lui?) si spaventerà e tornerà nella tana, condannandoci a un inverno lungo in stile Game of Thrones.

A parte che mi dispiace per il povero Phil – appena sveglio e già ti vogliono in tv, che ansia! -, mi sono chiesta: che cosa tifo, quest’anno? Inverno o primavera?

Così, a pelle, direi inverno. La ragione è semplice: credo di aver bevuto troppa poca cioccolata calda. Me ne rendo conto solo adesso. È tremendo, lo so, dovrei rimediare, ma in casa mi viene malissimo e fa troppo freddo per andare al bar. Problemi serissimi, vero? Be’, se lo scontro fosse con l’estate, sarei davvero Team Inverno senza dubbio. Vivo a Milano, l’afa estiva è insopportabile. Non mi piace andare al mare, né in piscina, anche perché non voglio portare il costume da bagno, e mal tollero di vedere la gente in ciabatte di gomma in metropolitana (non per un fatto di moda, è che mi sembra veramente poco igienico). Poi la bolletta del condizionatore, vogliamo parlarne?
Inverno tutta la vita, anche perché posso restare in casa con la cosa che amo di più al mondo: la vestaglia pelosa coi cuoricini di Primark. TOP.

Però, la primavera. Eh, la primavera è un’altra storia.

Innanzi tutto, non si gela. E visto che purtroppo di casa bisogna pur uscire, è un bel vantaggio. Poi, ci sono loro: i cappotti carini. È scientificamente provato che i cappotti più belli sono quelli che puoi usare meno. Che ce ne facciamo di tre trench, se ci sono al massimo due giorni l’anno in cui non fa né troppo caldo né troppo freddo per metterli? Niente, ma continuiamo a comprarli. Misteri della moda. Delle mantelle, non ne parliamo. Quand’è stata l’ultima volta che ho messo una mantella? Eppure, ce l’ho. Ancora con il cartellino, mi sa.

Ma in generale, primavera batte inverno mille a zero, per vestirsi. Ho delle t-shirt che adoro e che non vedono la luce da sotto un maglione da sei mesi. Certo, se non ti piacciono i vestiti l’inverno è molto meglio, puoi infilarti un po’ quello che vuoi purché sia caldo, ma per esempio: voi riuscite a vestirvi a cipolla? Io no, vado nel panico. Sono freddolosa, quindi maglioni di lana in stile Norvegia o non metto il naso fuori di casa, ma appena entro al chiuso muoio di caldo, quindi che mi metto sotto? Le sette del mattino sono troppo presto per questi ragionamenti complicati. E poi la scarsa mobilità tutti imbacuccati, pure cercare l’abbonamento dei mezzi diventa un problema…insomma, dopo tutte queste riflessioni, ho deciso:  Team Primavera.

Indovinate che cos’ha predetto Phil poco fa? Un lungo inverno. I metereologi non sono d’accordo, ma cosa ne sanno loro? Hai vinto tu, Phil, mi arrendo. Almeno, mi aspettano ancora molte cioccolate calde.

Source: freedamedia.it

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