ROMA (ITALPRESS) – La scuola italiana può guardare con ottimismo al futuro. Lo sottolinea il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Ci sono delle riflessioni negative che accompagnano l’inizio dell’anno scolastico ma io credo si possa guardare con ottimismo a questa ripartenza – spiega Frassinetti -: abbiamo un pò ridotto le supplenze rispetto agli anni passati con una copertura delle cattedre pari all’80 per cento. Il problema non è risolto ma sono stati fatti dei passi avanti, la cosa importante è mettere al centro sempre gli studenti, i professori e il personale Ata”.
ra le polemiche che stanno accompagnando i primi giorni di scuola ci sono quelle legate al caro libri: “Stiamo lavorando ad un pacchetto di misure per contrastare il fenomeno, soprattutto incrementando il fondo per le famiglie bisognose – sottolinea -. Su questo tema il Governo ha molta sensibilità. Abbiamo già chiesto un incremento del fondo che è attualmente pari a 133 milioni di euro. Speriamo di poterlo aumentare, la prima cosa da fare è andare in soccorso delle famiglie che hanno bisogno e poi si può intervenire sul sistema delle detrazioni fiscali per poter alleggerire questi costi”.
Dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto gli adolescenti come protagonisti, da Palermo a Caivano, il sottosegretario è chiaro: “La dispersione scolastica in Italia è all’11 per cento, la priorità del governo è ridurla, un tema questo che si intreccia con i fatti di cronaca, chi ha compiuto quei gesti è in età scolare e inoltre noi pensiamo ci sia anche un divario Nord – Sud da colmare, per questo il ministro Valditara ha lanciato l’Agenda Sud, si deve investire nelle scuole del Mezzogiorno. Si è già iniziato con una sperimentazione, anche a Caivano, che riguarda per esempio l’estensione del tempo pieno, un insegnate tutor per i ragazzi più fragili”.
Importante anche l’educazione civica. “Tornata una materia di insegnamento, ora bisogna rinnovare le linee guida ed inserire i temi più urgenti come quello sull’affettività – afferma Frassinetti -, sono convinta che alcuni modelli educativi vincenti vadano spiegati fin dalla scuola dell’infanzia”. Il sottosegretario si dice “favorevole anche all’introduzione dell’educazione finanziaria, importante per i ragazzi che spesso sono a digiuno anche delle operazioni più semplici”.
Un lavoro non semplice quello degli insegnanti. “Il loro ruolo è sempre più complesso, il compito principale resta quello di tramandare la conoscenza, la scuola non deve diventare un parcheggio. Come governo abbiamo fatto un gesto di discontinuità riconoscendo un aumento dello stipendio degli insegnanti, non basta certo ma è un segnale”, spiega Frassinetti.
Con i fondi del Pnrr ci saranno opportunità anche per il mondo della scuola: “Mi aspetto che ci sia uno stanziamento di risorse per l’istruzione – prosegue -. Anche in Europa hanno capito che i fondi destinati all’istruzione sono importanti. Noi manteniamo i progetti del Pnrr, bisogna però spendere bene i fondi nel campo dell’istruzione, cercare di calibrarli e indirizzarli su tematiche giuste per poter migliorare la scuola”.
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