PALERMO (ITALPRESS) – ‘Con senso di responsabilità ho deciso di sospendere il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico. Certo, passerà qualche settimana, parlerò con il governo nazionale, perchè occorre contemperare l’utile di impresa con l’utile sociale, con il danno ambientale che noi subiamò. Parola del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che ha strappato un forte applauso alla platea del Charleston di Mondello, dove stamattina si è tenuto il convegno ‘Sviluppo economico made in Sicily’, organizzato dall’assessorato regionale alle Attività produttive, guidato da Edy Tamajo.
‘Dobbiamo ammettere che quelli dei pannelli non sono scenari belli – ha sottolineato -. I nostri terreni agricoli vengono devastati dai pannelli e, quindi, noi paghiamo un prezzo. Ma questo tipo di attività produce lavoro? No, perchè una volta collocato, l’impianto viene gestito telematicamente. Produce energia? No, va allo Statò. Da qui la decisione di sospendere il rilascio dei permessi: ‘Noi – ha proseguito – paghiamo un prezzo non dovuto per una risorsa che abbiamo: il danno e la beffa. E allora intendo discutere con il governo, perchè c’è una norma, un decreto legislativo che stabilisce che sui fotovoltaici non possano essere imposte delle royalties. I Comuni che ospitano gli impianti hanno il 3 per cento come risarcimento del danno ambientale. Ma mi chiedo perchè una quota non debba essere riconosciuta alla Regione, che dà le autorizzazioni. Dopodichè, chiederò al governo nazionale l’energia che consentirà alla Sicilia di avere costi delle bollette attenuati. Non voglio royalties, lo ripeto, non voglio soldi. Sarà dura, sarà dura, faremo gli antipatici e ci faremo dei nemici, ma il mio faro sono i sicilianì.
Ha parlato a tutto tondo dei suoi primi cinque mesi di di governo, il presidente della Regione, toccando vari temi caldi dell’agenda politica e amministrativa. A proposito del problema della burocrazia e del rapporto con la politica, Schifani ha annunciato che ci saranno nuovi concorsi alla Regione: ‘Ho incontrato il ministro Giorgetti per rivedere l’accordo firmato dal mio predecessore nel 2020, che prevedeva anche il blocco delle assunzioni. Ho spiegato al ministro che alla Regione mancano 1200 dipendenti tra dirigenti e funzionari. Dopo avere aperto un tavolo, abbiamo deciso di bandire nuovi posti e dare alla Regione organici accettabilì.
Sui burocrati, considerati spesso la causa dei ritardi degli uffici, ha annunciato la linea dura: ‘Quando ci sono inefficienze si devono contestare per iscritto. Io farò il persecutore della malaburocrazià. Non escludendo l’arrivo di nuovi concorsi alla Regione: ‘Ho incontrato il ministro Giorgetti per rivedere l’accordo firmato dal mio predecessore nel 2020, che prevedeva anche il blocco delle assunzioni. Ho spiegato al ministro che alla Regione mancano 1200 dipendenti tra dirigenti e funzionari. Dopo avere aperto un tavolo, abbiamo deciso di bandire nuovi posti e dare alla Regione organici accettabilì.
Al centro del confronto non poteva mancare il tema delle infrastrutture e del Ponte sullo Stretto: ‘Ho ereditato una Sicilia che negli ultimi decenni è stata trattata abbandonata a se stessa come un paese sub sahariano. Non intendo cercare alibi per quello che riusciremo a fare e non fare. Sullo scandalo Palermo – Catania, all’inizio del mio mandato abbiamo respInto un incontro con Anas, che voleva prospettarmi tutto quello che era il progetto per la Sicilia. Ho ingaggiato un confronto e alla fine l’abbiamo spuntata. L’Anas mi ha scritto e verrà stipulato a giugno un accordo di programma: verranno investiti 250 milioni, per arrivare a un miliardo e il cronoprogramma è molto ristrettò. Schifani ha ricordato di avere chiesto ‘al ministro Matteo Salvini di commissariare l’Anas, non per condannarla ma per fare un controllo più efficace su questa arterià. Poi nominerò due vice commissari, un dirigente Anas e uno della Regione, per controllare i tempi del cronoprogramma Anas. ‘Ieri sentendomi con il ministro Sangiuliano, per complimentarmi su Agrigento capitale della cultura, abbiamo condiviso di vederci dopo Pasqua, per lavorare insieme anche su Agrigento, perchè non è possibile che non si possa raggiungere agevolmente questa città’.
Quanto alle prossime amministrative, Schifani si è soffermato sui casi di Siracusa e Trapani. ‘Non c’è cosa peggiore di quando un responsabile di partito si innamora dell’idea di essere il candidato della coalizione. Il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Marcello Caruso, ha portato il nome di Edy Bandiera al tavolo del centrodestra, che ha risposto di ‘nò alla sua candidatura come sindaco. Per cui Caruso ha dovuto lavorare su altri nomì, ha detto Schifani, dopo l’autosospensione da Forza Italia di Edy Bandiera, esponente di Forza Italia a Siracusa ed ex assessore regionale all’Agricoltura, che non ha accettato la designazione del candidato a sindaco arrivata dal tavolo a favore di Ferdinando Messina, in quota azzurri.
‘Per il resto – ha aggiunto Schifani – andiamo avanti con il tavolo che ha chiuso l’accordo in tre città su quattro. Rimaniamo fiduciosi su Catania, dove sono certo che lo stop alla corsa amministrativa di Enzo Bianco determinerà un’accelerazione del centrodestra per la determinazione di un candidato unitario a Catanià.
Durissimo nei confronti dell’assessore alla Formazione Mimmo Turano: ‘E’ una vicenda estremamente delicata. Turano, ha detto che i suoi erano già con Tranchida. Noi verificheremo la scelta politica dell’assessore perchè il ruolo di componente della mia giunta lo porta naturalmente, ad i miei occhi, ad un rigore comportamentale che pretenderei nei confronti di qualunque assessore. Spaccature sì, ma alleanze con il centrosinistra non le accettereì.
Quanto al partito e ai rapporti con l’ex presidente dell’Ars ed ex coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, Schifani ha detto che non lo sente ‘da parecchio tempo. Le poche volte l’ho visto all’Ars, dove ha lanciato espressioni poco edificanti nei miei confronti, definendomi Giudà. Ma In politica bisogna guardare avantì, annunciando per il 22 aprile una manifestazione di carattere regionale al Teatro Politeama a Palermo, dove il neo coordinatore Marcello Caruso spiegherà cosa vuole fare e il nuovo corso di Forza Italia, partito aperto e moderatò.
Non esclude un ipotetico dialogo con il Terzo Polo, il governatore. ‘All’Ars non ci sono deputati espressione del Terzo polo, al contrario del Comune dove l’amico Roberto Lagalla ha il Terzo polo in giunta. Detto questo, non avrei nulla in contrario a dialogare con quest’ala moderatà. Ma ha assicurato che ‘non cambierebbe la rappresentanza all’interno della giunta – ha chiarito Schifani -. Il mio governo si muoverà nel rispetto dei dati elettorali a proposito di formazione della giunta. Per me è il voto il dato focale. Non cambierei l’assetto della giunta anche ci dovessero essere trasmigrazioni all’intero della maggioranzà.
Soddisfatto per la riuscita del convegno, l’organizzatore Edy Tamajo, che ha annunciato la pubblicazione di altri bandi. ‘Nei prossimi giorni verranno pubblicati tre avvisi del pacchetto Competitivita, lunedì ne uscirà un altro che riguarda l’attività di promozione – ha aggiunto -. Successivamente ragioneremo con le associazioni di categoria per capire quali sono le misure del Po-Fesr 2021-2027 utili alla Sicilià.
Tamajo ha sottolineato l’importanza delle ‘aree Zes, che rappresentano un’occasione di sviluppo per la Sicilia – ha detto -. Sono tante le opportunità e i vantaggi dal punto di vista fiscale e di credito di imposta per le imprese. Stiamo lavorando per accorciare le distanze tra le Istituzioni e le associazioni di categorià.
Tra le tante vertenze aperte, Tamajo ha ricordato che ‘dopo dodici anni, questo governo regionale, insieme con il ministro Urso, pubblicherà un bando per assegnare l’area dell’ex Fiat di Termini Imerese, che merita un rilancio industriale dopo tanti anni di brutti ricordì, ha concluso Tamajo.
foto: xl7/Italpress
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