Per evitare confusione e ulteriori fraintendimenti, benché ci siano stati diversi incontri con le Regioni che dovrebbero quindi essere più che al corrente, anche nel loro interesse, delle dinamiche riguardanti il Fondo di solidarietà nazionale, in riferimento al comunicato stampa diffuso dal Ministero delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, sul decreto riguardante il riparto delle risorse da destinare alle regioni per le aziende danneggiate da maltempo (LEGGI), si fa presente che le somme indicate sono state ripartite a fronte degli eventi riconosciuti eccezionali con decreti emanati ai sensi del decreto legislativo n. 102/2004, nel periodo dal 4 dicembre 2017 al 28 novembre 2018. Trattasi delle disponibilità 2018 del Fondo di solidarietà nazionale – interventi compensativi che devono essere impegnate entro la fine del corrente anno.
Tra gli eventi compresi nel suddetto riparto non figurano le recenti avversità che hanno interessato il territorio nazionale a partire dal 28 ottobre scorso in quanto, tenuto conto anche del breve periodo di tempo trascorso, le regioni interessate non hanno ancora presentato richiesta nei termini previsti dalla normativa soprarichiamata; tuttavia questa Amministrazione, alla luce della gravità dei danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e del settore forestale, si è prontamente attivata ed ha contribuito alla stesura di una prima Ordinanza di protezione civile per il settore agricolo.
E’ stata poi immediatamente avviata una ricognizione dei danni con le Regioni, propedeutica anche alla presentazione della richiesta di attivazione del fondo di solidarietà dell’Unione europea, con il quale sarà possibile integrare finanziariamente la dotazione dell’Ordinanza di protezione civile per la realizzazione di alcune attività previste dalla stessa, come ad esempio il ripristino delle infrastrutture e dei servizi, la realizzazione di strutture di alloggio per soddisfare le necessità immediate anche della popolazione rurale, la ripulitura immediata delle zone danneggiate, comprese le zone naturali.
Destano quindi perplessità le proteste, non fondate nella sostanza, su un iter sostanzialmente ordinario, portato avanti in questi mesi, condiviso con le Regioni coinvolte e che ha avuto l’intesa da parte della Conferenza Stato Regioni.
Source: agricultura.it