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Fertilizzanti, la nuova soluzione per il rilascio controllato nel terreno a base di Urea

Un nuovo e rivoluzionario utilizzo della bioplastica PHAs, naturale e biodegradabile al 100%. E’ quanto sviluppato dai ricercatori Bio-on che hanno sviluppato una soluzione per il rilascio controllato di fertilizzanti, in particolare quelli basati su Urea, un mercato enorme con una produzione annua mondiale di 180 Mln di tonnellate e in crescita costante del 4% annuo. Il vantaggio è un dosaggio più efficace e un minor consumo di fertilizzante. Quindi un minor inquinamento e un impatto positivo sulle persone e il pianeta.

Bio-on, quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, ha sviluppato una tecnologia innovativa per il rivestimento dell’Urea per uso fertilizzante e ha creato una Newco denominata UCOAT (Urea Coating). Questa nuova società detenuta al 100% da Bio-on S.p.a. ha l’esclusiva delle tecnologie sviluppate da Bio-on per il rivestimento (coating) dei fertilizzanti con un prodotto naturale come il PHAs, il biopolimero sviluppato da Bio-on, naturale e biodegradabile in ambiente senza lasciare alcun residuo. U-COAT riconoscerà delle

running royalties a Bio-on per ogni quantitativo prodotto o sub licenziato nel mondo dei fertilizzanti. Bio-on è la proprietaria al 100% della tecnologia licenziata o sub licenziata attraverso U-COAT ai produttori internazionali. «Sono orgoglioso del grande lavoro di ricerca e sviluppo che stanno realizzando i nostri scienziati – dice Marco Astorri Presidente e Ceo di Bio-on – e poter entrare da protagonisti in un mercato così vasto ed in forte crescita come quello dei fertilizzanti conferma l’estrema versatilità di un prodotto piattaforma come il nostro biopolimero naturale. Con la creazione di una NEWCO dedicata cominciamo un percorso molto importante di valorizzazione delle tante tecnologie che stiamo realizzando, che troveranno così applicazioni dedicate dandoci il massimo ritorno economico per ogni specifico settore attraverso licenze settoriali. Questo consentirà inoltre la creazione di partnership dirette con le aziende leader di settore».

Una nuova protagonista sul mercato U-COAT si inserisce da protagonista in un mercato di grande rilevanza mondiale presentando una tecnologia che determinerà una rivoluzione nell’utilizzo dei fertilizzanti, in particolare l’Urea. Questo tipo di fertilizzante solitamente si trova in commercio sotto forma cristallina di colore bianco, in pellet o granuli. Si tratta di un concime azotato molto concentrato e altamente solubile in acqua quindi soggetto ad una rapida degradazione e dispersione nel sottosuolo. L’applicazione di urea come fertilizzante può essere fatta al momento della semina o sulla superficie ma non dovrebbe entrare in contatto con il seme. È in questo ambito che entra in funzione l’innovazione proposta da UCOAT. Con percentuali diverse a seconda delle caratteristiche dei vari terreni la bioplastica PHAs riveste il granulo di UREA che, grazie alla biodegradazione naturale del PHA, consentirà un rilascio controllato del fertilizzante nel terreno in funzione del tempo e dell’effetto richiesto, senza lasciare alcun residuo e proteggendo il fertilizzante da un rapido consumo dovuto a forti piogge e quindi ad una sua minore efficacia. L’innovativa soluzione proposta per il settore fertilizzanti, permetterà di ridurre i quantitativi di urea immessi nel terreno e l’eliminazione dell’eccesso con una conseguente riduzione dei costi e dell’impatto ambientale sul sottosuolo. La possibilità futura di applicare la stessa tecnologia sia ad altri fertilizzanti di maggior valore sia a fitofarmaci per uso agricolo e altri prodotti complementari, rappresenta un’importante innovazione per contribuire in futuro alla riduzione dell’impatto ambientale e dei costi nel settore dell’agricoltura.

Informazioni tecniche L’Urea è un fertilizzante azotato, molto utilizzato per il suo alto contenuto di azoto (l’80% dell’urea prodotta è destinata a questo scopo, il 20% per le resine o colle ureiche). Molti batteri presenti nel terreno possiedono un enzima chiamato ureasi in grado di idrolizzare l’urea in ammoniaca e anidride carbonica secondo la reazione (NH2)2CO + H2O → CO2 + 2 NH3 rendendo in questo modo l’azoto disponibile per le piante. Esiste anche l’Urea ad uso zootecnico, che può essere introdotta nelle razioni per ruminanti, la cui microflora batterica ruminale ne ricava pregiate proteine batteriche; altri utilizzi in cosmetica e diagnostica. Recentemente è stata introdotta anche nel mondo industriale e dell’automotive. Viene iniettata nel collettore di scarico una soluzione acquosa al 32,5% di urea pura (nome commerciale AdBlue) che, tramite riduzione chimica, favorita da opportuni catalizzatori, trasforma gli ossidi di azoto in azoto molecolare ed acqua (SCR Selective Catalytic Reduction). La composizione e gli standard di qualità sono regolati dalla norma DIN70070. Tutte le bioplastiche PHAs (poli-idrossi-alcanoati) sviluppate da Bio-on, sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente eco sostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale.

Source: agricultura.it

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